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Un campo profughi in Francia è stato devastato da un incendio dopo uno scontro tra migranti

Immagine di copertina

Secondo le autorità il rogo è collegato agli scontri che hanno causato il ferimento di dieci persone. L'incendio sarebbe stato “appiccato deliberatamente”

Un enorme incendio ha devastato durante la notte dell’11 aprile il campo profughi di Grande-Synthe, vicino Dunkerque, nel nord della Francia. Le fiamme sono divampate qualche ora dopo degli scontri tra circa 150 migranti che avevano causato il ferimento di dieci persone, tre delle quali sono state ricoverate in ospedale.

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Secondo le autorità il rogo è collegato agli scontri. Centinaia di migranti sono stati evacuati dal campo aperto nel 2016 da Medici senza frontiere che può ospitare fino a 1500 persone.

La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta per sedare gli scontri, che secondo la testimonianza di un migrante hanno coinvolto afghani e curdi. Per il momento non si segnalano feriti a causa dell’incendio.

Il campo è stato ridotto in “un mucchio di cenere” e l’incendio sarebbe stato appiccato dolosamente dopo la lite tra i migranti. 

Il campo accoglie i migranti in attesa di attraversare la Manica per arrivare nel Regno Unito.

“Non rimane altro che un mucchio di cenere”, ha detto Michel Lalande, prefetto della regione settentrionale francese. Le fiamme hanno divorato la gran parte delle circa 300 casupole prefabbricate, mentre un’enorme colonna di fumo si innalzava dal campo ed era visibile a vari chilometri di distanza.

Secondo un responsabile locale, Olivier Caremelle, l’incendio è stato “appiccato deliberatamente”. “Non è possibile che sia nato in altro modo, è cominciato in vari posti diversi”, ha spiegato Caremelle.

Il prefetto ha sottolineato che sarà “impossibile ricostruire le casupole dove erano prima”.

Secondo alcuni testimoni, la lite è scoppiata a causa delle diverse condizioni di alloggio nella comunità, dove i curdi sarebbero stati favoriti.

Aperto nel marzo 2016, il campo ha registrato diversi altri incidenti violenti negli ultimi mesi.

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