Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

È caduto Baghouz, l’ultimo villaggio ancora in mano allo Stato islamico

Immagine di copertina
Un combattente delle Forze siriane democratiche (SDF) a Baghouz. Credit: Delil Souleiman/ AFP

La portavoce della Casa Bianca il 22 marzo 2019 hanno annunciato la caduta di Baghouz, l’ultimo villaggio ancora in mano allo Stato islamico. “La Siria è stata liberata dallo Stato islamico”, ha annunciato Sarah Sanders.

La battaglia per la riconquista di quei pochi chilometri in cui i jihadisti erano asserragliati andava avanti da settimane, dopo che le milizie curdo-arabe erano riuscite a riprendere il controllo della roccaforte di Hajin, nella regione est di Deir el Zor.

I jihadisti dello Stato islamico hanno opposto una strenua resistenza e negli ultimi giorni si erano asserragliati lungo la sponda del fiume Eufrate. Per affrontare l’attacco delle SDF (Forze democratiche siriane), avevano minato il territorio di Baghouz e costruito tunnel e cuniculi per attaccare i combattenti di YPG e YPJ, le Unità di protezione popolare).

Proprio in un’imboscata dell’Isis ha perso la vita il combattente italiano Lorenzo Orsetti, il 33enne originario di Firenze unitosi un anno e mezzo fa alla rivoluzione della Siria del Nord.

>La morte di Lorenzo in Siria ci insegna che dobbiamo schierarci

La conquista di Baghouz corrisponde alla fine dello Stato islamico come entità politico-territoriale, ma come aveva spiegato proprio Lorenzo Orsetti in un’intervista rilasciata a TPI il 4 marzo “la guerra non è finita”.

Nonostante la sconfitta sul terreno infatti, la minaccia dell’Isis continua ad esistere. Nei campi della Siria del Nord ci sono ancora molti miliziani in attesa di essere processati e resta il problema della deradicalizzazione delle loro famiglie.

Come ha spiegato a TPI Jacopo Bindi, attivista di Torino che ha fatto parte delle strutture civili della rivoluzione nella Siria del Nord, nei territori già liberati dall’Isis “esistono ancora delle cellule dormienti pronte a compiere nuovi attentanti, soprattutto in Iraq”.

Resta quindi da capire se i governi occidentali ascolteranno o meno le richieste delle Forze democratiche siriane, che hanno proposto la creazione di tribunali di guerra in Siria per processare i miliziani dell’Isis in loco.

Nelle settimane passate il presidente americano Trump aveva invitato i governi a rimpatriare i propri foreign fighters, ma il timore è che una volta nei paesi d’origine i giudici non riescano a dimostrare i crimini da loro commessi.

>>Cosa resta della Siria dopo otto anni di guerra
Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi era il primo soldato israeliano con cittadinanza italiana ucciso nella Striscia di Gaza
Esteri / Da Taiwan all'Ungheria: ecco da dove arrivano i cercapersone esplosi in Libano. E spunta un legame con l'Italia
Esteri / Libano: altri 3 morti e centinaia di feriti per l'esplosione di alcuni dispositivi wireless
Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi era il primo soldato israeliano con cittadinanza italiana ucciso nella Striscia di Gaza
Esteri / Da Taiwan all'Ungheria: ecco da dove arrivano i cercapersone esplosi in Libano. E spunta un legame con l'Italia
Esteri / Libano: altri 3 morti e centinaia di feriti per l'esplosione di alcuni dispositivi wireless
Esteri / Usa: il rapper Sean “Diddy” Combs (ex Puff Daddy) è stato arrestato a New York
Esteri / Meta blocca l’attività dei media russi su Facebook, Instagram, Threads e Whatsapp
Esteri / Ursula Von der Leyen presenta la nuova Commissione europea al Parlamento Ue
Esteri / Perù, incidente coinvolge un autobus vicino a Machu Picchu: “6 italiani gravemente feriti”
Esteri / Attacco a distanza a Hezbollah esplodono i cercapersone in Libano e Siria: "8 morti e 2.800 feriti". Tra questi anche l'ambasciatore iraniano a Beirut. Media: "Governo libanese ritiene Israele responsabile"
Esteri / Netanyahu verso la modifica dello status quo sul Monte del Tempio. Hamas: “Sinwar manderà presto un messaggio al mondo”
Esteri / Quali documenti servono per trasferirsi all’estero