Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le elezioni presidenziali in Bulgaria sono state vinte dal candidato filo-russo

Immagine di copertina

Rumen Radev ha vinto contro la candidata del partito al governo di centro destra, Tsetska Tsacheva. Radev ha ottenuto il 59,35 per cento dei consensi

Il candidato filorusso Rumen Radev, del partito socialista bulgaro, ha vinto le elezioni presidenziali in Bulgaria al ballottaggio di domenica 13 novembre. Il paese dell’est Europa ha quindi scelto di essere politicamente più vicino a Mosca.  

Radev ha vinto contro la candidata del partito al governo di centro destra, Tsetska Tsacheva. Radev ha ottenuto il 59,35 per cento dei consensi mentre la sua avversaria, la presidente del parlamento e candidata del partito di governo Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria, Tsetska Tsacheva, ha ricevuto il 36,17 per cento delle preferenze. 

Il primo ministro Bojko Borisov ha annunciato le dimissioni al parlamento. Il governo di coalizione di minoranza guidato da Borisov era entrato in carica due anni fa, portando la stabilità politica dopo un anno di proteste e disordini. 

Ma la sua incapacità di dimostrare risultati tangibili nella lotta contro la corruzione dilagante e la mancata riforma di settori inefficienti come la sanità e l’istruzione hanno eroso la sua popolarità. 

Il presidente della Repubblica bulgaro è una figura largamente cerimoniale, ma può anche influenzare la politica, con il diritto di veto. Ha inoltre il compito di firmare trattati internazionali.

Radev, un pilota di jet da combattimento e alle prime armi con la politica, ha sfruttato la rabbia dell’opinione pubblica nei confronti delle élite politiche e i timori per l’immigrazione, promettendo di non lasciare che il paese balcanico diventi un “ghetto per i migranti”. 

“La speranza di un cambiamento è già tangibile. La gente vuole vedere più sicurezza e istituzioni ben funzionanti”, ha commentato Radev.

Radev ritiene che la Bulgaria, membro Nato dal 2004 e membro Ue dal 2007, dovrebbe concentrarsi di più sul rilancio dei legami economici e politici con il suo vecchio alleato russo. 

Il voto bulgaro arriva in mezzo alle crescenti divisioni all’interno dell’Ue sul fatto di mantenere o meno le sanzioni contro la Russia.

Il partito socialista bulgaro, principale partito di opposizione del paese, è pronto a ricucire i legami danneggiati con Mosca e ha accusato il presidente uscente di centro-destra, Rosen Plevneliev, di voler dividere i bulgari con la sua critica alla politica russa.

Paese satellite più fedele del Cremlino ai tempi della guerra fredda, la Bulgaria rimane oggi una popolare meta turistica per i russi, alcuni dei quali hanno massicciamente investito nell’industria immobiliare, soprattutto sulle coste del Mar Nero.

La Bulgaria è quasi interamente dipendente dalla Russia per le sue forniture di energia e molti bulgari sentono una forte affinità culturale con il paese, con cui condividono il cirillico e il cristianesimo ortodosso.

Anche in Moldavia le elezioni presidenziali del 13 novembre sono state vinte dal candidato filo-russo

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”