Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Arrestata Sarah Panitzke, la prima donna ad essere finita nella lista dei criminali più ricercati del Regno Unito

Immagine di copertina

Dopo nove anni di latitanza è finita la fuga di Sarah Panitzke, la prima donna a essere finita nella lista dei criminali più ricercati del Regno Unito. La donna si era trasferita in una cittadina spagnola dove si faceva chiamare Maria Antonietta ed è stata arrestata dalla Guardia Civil. ora l’attende l’estradizione.

Nella sua vita precedente la Panitzke (48 anni) aveva preso parte a una frode da 1 miliardo di sterline (oltre 1,2 miliardi di euro) ed era riuscita a scappare durante il processo, prima che il tribunale le infliggesse la sentenza di otto anni di carcere in contumacia per riciclaggio di denaro. Una pena che ora potrebbe raddoppiare. Originaria di Fulford, nella periferia di York, aveva scelto la Spagna, dove era riuscita a nascondere le sue radici inglesi grazie alla conoscenza della lingua che aveva studiato all’Università di Manchester, prima di conseguire un master in Business management a Barcellona. Già nel 2015 le forze dell’ordine erano riuscite a trovarla a Olivella, un villaggio a sud est della capitale della Catalogna, ma qualcuno l’aveva avvisata in tempo per permetterle di scappare. Il suo appartamento era praticamente vuoto, non invitava mai nessuno ed era come se si fosse appena trasferita. Qualcosa però della sua vita precedente era rimasto: amava Louis Vuitton, aveva vestiti molto costosi e gioielli di valore. Nella sua vita precedente Sarah guidava auto di lusso, si concedeva vacanze da sogno e aveva scatenato la furia dei vicini di casa perché non aveva pagato 40mila euro di spese condominiali.

All’inizio degli anni Duemila era riuscita a nascondere la sua attività criminale in Catalogna con impieghi di vario tipo: aveva lavorato per diversi hotel e per una scuola di tennis per poi aprire un’attività in proprio, l’agenzia Investerest Plans a Canyelles. Finché Hrmc il fisco inglese non ha smascherato la frode da 1 miliardo di sterline messa in atto dalla Panitzke con altre 17 persone, che oggi sono state tutte arrestate e condannate a 135 anni di prigione in totale. La Panitzke, secondo Simon York, direttore della Fraud Investigation Service dell’Hmrc, “ha giocato un ruolo centrale nello spostare milioni di sterline su conti offshore”. Un’operazione di riciclaggio di denaro condotta tra Dubai, Spagna e Andorra.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”