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Home » Esteri

Un ostaggio sudafricano di al-Qaeda è stato liberato dopo sei anni

Immagine di copertina

Stephen McGowan era stato rapito in Mali nel 2011 insieme ad altri due ostaggi, rilasciati nel 2015 e nel 2017

I miliziani di Al-Qaeda in Nord Africa hanno rilasciato un cittadino sudafricano rapito in Mali nel 2011, durante l’insurrezione che avvenne nel paese.

L’uomo è stato uno degli ostaggi detenuti più a lungo dal gruppo terroristico, sono passati infatti ben sei anni dal suo rapimento al suo rilascio.

Stephen McGowan era stato rapito nella città di Timbuktu, nel Mali settentrionale, insieme a due altri due ostaggi, un cittadino svedese di nome John Gustafsson e un uomo olandese, Sjaak Rijke.

La moglie dell’ostaggio originario dei Paesi Bassi riuscì a fuggire poco dopo l’attacco, ma nel tentativo di fuga un cittadino tedesco rimase ucciso.

Sia Rijke che Gustafsson sono già stati rilasciati. Il primo uomo è stato liberato dalle forze speciali francesi nell’aprile del 2015, mentre Gustafsson è stato lasciato andare nel mese di giugno 2017.

Nel dicembre del 2015 era stato pubblicato un video su YouTube come prova del fatto che McGowan fosse ancora vivo. “Spero di tornare a casa presto”, aveva detto l’uomo sotto sequestro.

Il ministro degli Esteri sudafricano Maite Nkoana-Mashabane ha detto in una conferenza stampa nella capitale Pretoria che il governo non ha pagato alcun riscatto per la liberazione dell’ostaggio.

Nkoana-Mashabane ha affermato che l’uomo è stato liberato il 29 luglio e che è in buona salute.

“Il governo sudafricano desidera ringraziare profondamente tutti coloro che hanno preso parte alla liberazione di McGowan”, ha detto il ministro.

Il gruppo terroristico che deteneva McGowan, conosciuto come al-Qaeda per il Maghreb islamico (Aqmi), insieme a una coalizione di altri gruppi islamisti di tuareg, prese il controllo di gran parte del Mali settentrionale nel 2012, riuscendo a governare la regione fino all’inizio del 2013, quando una forza di intervento francese riconquistò la maggior parte di quel territorio per conto del governo maliano.

Aqmi detiene ancora diversi ostaggi e usa la strategia dei riscatti come principale fonte di finanziamento. Alcuni paesi europei, tra cui la Francia e la Germania, hanno ceduto al ricatto dei terroristi e hanno pagato per la restituzione dei propri cittadini.

– LEGGI ANCHEUn ostaggio svedese è stato liberato in Mali dopo sei anni

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