Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cos’è Al Shabaab, il gruppo jihadista responsabile del rapimento di Silvia Romano

Immagine di copertina

Silvia Romano è libera. La giovane cooperante della onlus ‘Africa Milele’ era stata rapita il 20 novembre del 2018 in Kenya, nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Roma e dai carabinieri del Ros, era tenuta prigioniera in Somalia da uomini vicini al gruppo jihadista Al-Shabaab, l’organizzazione somala affiliata ad Al Qaeda e considerata “ostaggio politico”. L’operazione dell’Aise (i servizi segreti italiani per l’estero), diretta dal generale Luciano Carta, che ha portato alla liberazione di Silvia Romano è stata condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali ed è scattata la scorsa notte. La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound dell’Onu a Mogadiscio, capitale della Somalia.

Ma cos’è Al-Shabaab? Al-Shabaab (che in somalo significa “i ragazzi”) è un gruppo terroristico che si ispira al jihadismo salafita ed è nato intorno al 2006 dalla sconfitta dell’Unione delle Corti Islamiche a opera del Governo federale di transizione e dei suoi sostenitori (in primo luogo, l’Etiopia).

Il gruppo è emerso dal caos della guerra civile, scoppiata nel 1991. Ha cominciato ad affermarsi nel 2006 come ala radicale dell’Unione delle corti islamiche. Nel corso di quell’anno l’Unione, che s’ispirava ai taliban afgani, ha controllato per sei mesi la capitale Mogadiscio, prima di essere cacciata dall’Etiopia, intervenuta militarmente a dicembre per sostenere il governo provvisorio somalo ed eliminare la minaccia estremista islamica.

Negli anni successivi Al Shabaab ha attirato miliziani da tutta la Somalia e dai paesi vicini per combattere contro le truppe straniere presenti nel paese. Il gruppo promuoveva il nazionalismo somalo, il jihad globale e voleva imporre uno stato islamico fondato sulla sharia. Professa un islam rigorista, mentre la maggior parte dei somali aderisce a una versione di questa religione più aperta e tollerante. Attualmente si stima che i combattenti di Al Shabaab siano tra i 7mila e i 9mila.

Pur aderendo dal 2012 al network di al-Qaeda, al-Shabaab ha sempre avuto una doppia anima: una più radicale, sostenuta da esponenti wahabiti legati con i Paesi del Golfo, e un’altra più somala, con capi clan e leader religiosi intenzionati a dar vita un proprio Emirato nel Corno d’Africa. Lo stesso Al Zawahiri aveva preteso di discutere la forma di affiliazione con Abdi aw-Mohamed, alias Godane, storico leader di al Shabaab, proprio per tenere sotto controllo le spinte nazionalistiche del gruppo somalo.

Come spiega l’ISPI, “negli ultimi anni, al-Shabaab si è però trovata un pericoloso concorrente in casa. Guidate da Abdulqadr Mumin, ex predicatore in Gran Bretagna e Svezia, hanno preso vita alcune cellule legate allo Stato islamico. Per il momento hanno piccole dimensioni, ma si sono dimostrate capaci di unire i clan e i sub-clan più piccoli e da sempre esclusi dalla politica somala. Di esse fanno parte, oltre agli ex militanti di al Shabaab delusi, anche miliziani stranieri provenienti dal Medio Oriente dopo la sconfitta dell’Isis in Iraq, Libia e Siria. La presenza dei miliziani di al-Baghdadi desta preoccupazione perché in un video reso pubblico a dicembre i jihadisti invitano a «dare la caccia» ai non credenti e ad attaccare le chiese e i mercati. Gli Usa hanno lanciato raid con droni partiti dalle basi in Etiopia, contro gli affiliati dell’Isis facendo numerose vittime”.

Leggi anche:

1. Conte: “Silvia Romano è stata liberata”. La giovane era prigioniera di Al Shabab; 2. Chi è Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya / 3. Un articolo inedito nell’anniversario del rapimento di Silvia Romano: niente misteri e presunti aggiornamenti, solo il ricordo di una cara amica

Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco