Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:35
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Se l’Italia non farà nulla per impedirlo, tra 3 giorni verrà rinnovato automaticamente l’accordo con la Libia per riportare indietro i migranti

Immagine di copertina

Se l’Italia non farà nulla per impedirlo, tra 3 giorni verrà rinnovato automaticamente l’accordo con la Libia per riportare indietro i migranti

Se l’Italia non farà nulla entro 3 giorni, verrà rinnovato automaticamente l’accordo con la Libia per riportare indietro i migranti che partono con l’obiettivo di raggiungere l’Europa.

S&D

L’accordo, che prevede un rinnovo automatico a partire dal prossimo 2 novembre 2019, durerà per i prossimi 3 anni, e l’Italia continuerà a pagare la Libia per fare il “lavoro sporco”: riportare i migranti nei lager di un paese in piena guerra civile. Nonostante le aperte critiche e il considerare illegittimo e contrario ai diritti umani un simile accordo da parte della Ue, l’Italia non sembra fare un passo indietro.

E il nostro paese continuerà dunque ad addestrare e fornire mezzi alla Guardia costiera libica, che si occuperà di bloccare i flussi migratori verso i porti italiani. L’accordo sui migranti negoziato con la Libia risale al febbaio 2017, quando al governo c’erano l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti e il premier Paolo Gentiloni.

Il governo libico intanto ha emanato un decreto per neutralizzare i soccorsi delle navi umanitarie. Le navi delle ong che operano in zona Sar libica rischiano di essere condotte nei porti libici e sequestrate dalla polizia di Tripoli.

Oggi, 30 ottobre, le delegazioni di governo si riuniscono per confrontarsi sul patto, ma la linea che sembra più probabile è quella del tacito assenso, che permetterà di confermare automaticamente l’accordo.

Il governo PD-M5S sui migranti si comporta esattamente come Salvini

Secondo le stime evidenziate da Repubblica, sono pronti 50 milioni di euro all’anno che vanno ad aggiungersi ai 328 milioni impegnati dalla Ue dal 2016 per il finanziamento dei centri di detenzione per migranti.

Centri nei quali, come emerso da numerose inchieste e denunce di Ong, vengono rinchiusi, torturati e ammazzati migliaia di migranti. Questa mattina, 30 ottobre, si tiene a Roma il Tavolo asilo nazionale composto da associazioni e Ong che si occupano di tutela dei migranti, che presenterà la lettera aperta al governo per chiedere di interrompere immediatamente tutti gli accordi con la Libia.

“Il governo italiano ha la responsabilità di definire la propria posizione e di agire affinché il Memorandum non venga riaffermato. Mediterranea, e tutte le persone che la animano e sostengono, chiedono apertamente al governo italiano ed al ministro dell’Interno un concreto segno di discontinuità. Da oggi al 2 novembre mobilitiamoci contro gli accordi Italia-Libia: troviamoci in presidi nei nostri territori, organizziamo azioni e flash mob, riempiamo le strade e le piazze per affermare il nostro dissenso e dimostrare che l’Italia non è fatta solo di gente che si nutre di odio e paura, ma di persone che credono ancora in una società libera, umana, ed alla fine anche più felice”, scrive Mediaterranea Saving Humans, una delle ong attive nel Mediterraneo in soccorso dei migranti.

A sottoscrivere l’iniziativa sono 26 organizzazioni, tra cui A Buon Diritto, Acli, Action Aid, Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Avvocato di strada, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, Cir, Cnca, Comunità di S. Egidio, Emergency, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Intersos, Mèdecins du Monde Missione Italia, Oxfam, Save the Children Italia, Senza confine.

Cosa prevede il decreto anti-ong emesso dal governo di Tripoli

Il decreto emesso dal Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico il 14 settembre prevede, come scrive Alessandra Ziniti su Repubblica, che le ong presentino una preventiva domanda di autorizzazione alle autorità libiche. Senza l’autorizzazione non potranno intervenire neanche in caso di emergenza e non dovranno lasciare la precedenza di intervento alle autorità libiche. La Guardia Costiera libica è inoltre autorizzata a salire a bordo delle navi delle ong e in caso di violazione del decreto, condurre in porto e sequestrare le imbarcazioni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Allarme di Macron: “L’Europa è accerchiata, può morire”
Esteri / Hezbollah lancia razzi contro Israele: ucciso un civile. Tel Aviv attende una delegazione dall'Egitto per discutere di una tregua a Gaza. Macron: "Pronti a estendere sanzioni ai coloni violenti"
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Ti potrebbe interessare
Esteri / Allarme di Macron: “L’Europa è accerchiata, può morire”
Esteri / Hezbollah lancia razzi contro Israele: ucciso un civile. Tel Aviv attende una delegazione dall'Egitto per discutere di una tregua a Gaza. Macron: "Pronti a estendere sanzioni ai coloni violenti"
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Ma non dimentichiamoci di Gaza: l’offensiva a Rafah potrebbe cambiare tutto
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni