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Home » Economia

Moody’s promuove la manovra dell’Italia: “Ma i ricavi dalla lotta all’evasione fiscale sono difficili”

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Il premier Giuseppe Conte. Credit: Ansa/ Ettore Ferrari

Il nuovo Governo italiano ha fissato obiettivi di crescita “più cauti e realistici di quelli del precedente esecutivo”. Lo scrive l’agenzia di rating statunitense Moody’s in un rapporto dedicato all’Italia che non costituisce comunque un giudizio sul rating.

Moody’s sottolinea che la manovra economica varata da Palazzo Chigi faccia affidamento “ancora su un significativo grado di flessibilità dalla Commissione europea”. Ma prevede che Roma e Bruxelles “troveranno un compromesso senza ingaggiare uno scontro simile a quello visto lo scorso anno”.

Mentre gli obiettivi di bilancio “sono simili a quelli presentati dal governo precedente un anno fa”, scrive l’agenzia, “la manovra è in qualche modo più credibile e realizzabile”. Un punto interrogativo, peraltro, pesa sulle entrate previste dalla lotta all’evasione fiscale, i cui risultati “sono notoriamente difficili da stimare”.

Nel suo rapporto Moody’s rimarca come l’economia italiana sia in stagnazione dal secondo trimestre del 2018, sia per il generale rallentamento dell’eurozona sia “per fattori specifici” legati al paese, fra cui “l’aumento dei costi dell’indebitamento” pubblico e “l’incertezza politica vista durante il 2018 e la prima metà del 2019”.

“L’economia italiana è tra le poche economie avanzate a non aver superato i livelli pre-crisi del Pil e non presentando un piano coerente di riforme strutturali ci aspettiamo che la crescita economica rimanga contenuta nei prossimi anni”, si legge nel documento.

L’agenzia newyorkese ricorda come nelle scorse settimane abbia stimato per l’Italia un Pil nel 2019 a +0,2 per cento e a +0,5 per cento nel 2020, a fronte di un debito pubblico che dovrebbe mantenersi vicino all’attuale 135 per cento del Pil. A settembre Moody’s aveva confermato il rating dell’Italia a Baa3.

L’Italia, tuttavia, può contare sull’elevata ricchezza e bassi livelli di debito delle famiglie, “che forniscono un importante cuscinetto contro gli shock e una fonte di finanziamento potenzialmente significativa per il governo”.

Moody’s taglia la stima sulla crescita del Pil 2019 per l’Italia: “Da 0,4 a 0,2 per cento”
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