Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Il virologo Tarro: “Il Coronavirus non è Ebola, il vaccino non serve”

Immagine di copertina

Inutile attendere un vaccino contro il Coronavirus se questo “ha come sembra una variante cinese e una padana” e sarà dunque “complicato averne uno che funziona in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto”. Lo afferma Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, in un’intervista a Business Insider, nella quale parla dell’emergenza Coronavirus e sostiene che si sia creato un eccessivo allarmismo in Italia per quanto riguarda l’epidemia da Covid-19. Tarro, il cui “maestro” fu Albert Sabin, il quale scoprì il vaccino per la poliomelite, si è spesso scontrato con il collega Roberto Burioni e sostiene che il Coronavirus, pur essendo nuovo e “particolare”, “fortunatamente non ha la stessa mortalità della Sars e neppure della Mers che uccideva un malato su tre”. “Oggi non lottiamo contro l’Ebola – afferma il virologo – ma il nostro nemico è una malattia che non è letale per quasi il 96% degli infetti”.

Tarro, che racconta di aver isolato il vibrione del colera a Napoli, combattuto l’epidemia da Aids e sconfitto il virus respiratorio “sincinziale” che colpiva i bambini affetti da bronchiolite, dice di tenersi lontano dalle informazioni “che circolano su internet” e che, tornando al Coronavirus, “né per la prima Sars, né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini”, ma “si è fatto ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti”. Il virologo, quindi, sembra suggerire una terapia antivirale, mentre spera che “la scienza e il caldo possano essere alleati”. Secondo Giulio Tarro, comunque, la vera emergenza, quella sanitaria, con le strutture sanitarie della Lombardia che hanno dovuto gestire una crisi senza precedenti, è stata provocata anche e soprattutto dai tagli alla sanità effettuati negli ultimi anni. “In meno di un mese abbiamo avuto gli stessi malati di influenza di un’intera stagione. Un’ondata – osserva il virologo – a cui era impossibile far fronte a causa dei tagli alla sanità degli ultimi anni. Secondo l’Oms, tra il 1997 e il 2015 sono stati dimezzati i posti letto in terapia intensiva”.

Le misure d’emergenza, comunque, secondo Tarro sono state attivate troppo tardi rispetto alla dichiarazione dello stato d’emergenza del 31 gennaio, dato che “bisognava dire a tutti subito di usare le mascherine e di mantenere le distanze”, mentre invece “è stato fatto un pasticcio dopo l’altro”. E, inoltre, secondo Tarro si è successivamente creato un allarmismo che per le persone è “fonte di stress”, il quale determina a sua volta “un calo delle difese immunologiche”. In conclusione, secondo il virologo il Coronavirus “Potrebbe sparire completamente come la prima Sars; ricomparire come la Mers, ma in maniera regionalizzata o diventare stagionale come l’aviaria”. Motivo per cui secondo Tarro “serve una cura più che un vaccino”.

Leggi anche:

1. Pregliasco a TPI: “L’estate al mare? Irreale. Siamo ancora nella fase 1” / 2. Caro Burioni, la mia fede nella scienza non vacilla. Quella in te invece sì (di Selvaggia Lucarelli) / 3. In Italia non ci stiamo capendo più nulla: diteci la verità, dateci una risposta chiara, non 10 versioni diverse

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Catania, al funerale i parenti aprono la bara ma dentro c’è uno sconosciuto: lo scambio di persona in ospedale
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Cybersicurezza, Utilitalia: investimenti delle utility pari a 670 milioni. Del Fabbro: “Siamo davanti a una minaccia importante. Dobbiamo garantire che l’ecosistema italiano sia resiliente”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Catania, al funerale i parenti aprono la bara ma dentro c’è uno sconosciuto: lo scambio di persona in ospedale
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Cybersicurezza, Utilitalia: investimenti delle utility pari a 670 milioni. Del Fabbro: “Siamo davanti a una minaccia importante. Dobbiamo garantire che l’ecosistema italiano sia resiliente”
Cronaca / Garlasco, la perizia conferma: "C'è il Dna di Andrea Sempio sulle unghie di Chiara Poggi"
Cronaca / L’uomo che si fingeva la madre: “Non riuscivo a separarmi da lei”
Cronaca / FS, l’AD Donnarumma: “Nei prossimi cinque anni la rete Alta Velocità crescerà del 50%”
Cronaca / Delitto di Garlasco, gli inquirenti sono convinti di aver trovato il movente
Cronaca / Alberto Genovese incassa 90 milioni di euro dalla vendita di Prima Assicurazioni mentre è in carcere
Cronaca / Andrea Sempio davanti alla casa di Chiara Poggi nel giorno del delitto di Garlasco
Cronaca / Il messaggio di Ilary Blasi a Francesco Totti: “Ma sei impazzito a lasciare da sola in casa una bambina di 6 anni?”