È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 26 maggio, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 26 maggio, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
La cover story è dedicata alla catastrofe climatica che ha devastato l’Emilia Romagna. II racconto dell’Italia franata in Emilia Romagna. Le storie di chi ha visto la morte in faccia. I volti degli “angeli del fango”. E le balle dei negazionisti smontate una a una. Il riscaldamento globale non è più un’emergenza straordinaria ma un fenomeno ordinario e sempre più frequente. Serve un piano per affrontarlo.
Mesi di siccità. Poi le piogge tropicali. L’alluvione in Emilia Romagna ha provocato 14 morti e 26mila sfollati. Ma non è colpa del meteo. È il riscaldamento globale a presentare il conto. E il Paese è impreparato. Mentre politica e media banalizzano il problema.
Inoltre, un’inchiesta su quei soldi mai spesi per mettere in sicurezza il Paese. Contro le alluvioni servono 26,5 miliardi di euro, ma negli ultimi vent’anni i Governi di ogni colore ne hanno investiti soltanto 6,59. Ecco perché. E come evitare di sprecare i pochi fondi del Pnrr.
Il procuratore di Catanzaro Gratteri e lo storico Nicaso denunciano a TPI: “Le nuove generazioni di CosaNostra, ‘Ndrangheta e Camorra usano Facebook, Instagram e TikTok per apparire come un modello conveniente e vincente. Più facile per i giovani cadere nella loro trappola”.
Luca Telese, invece, intervista il dem Igor Taruffi. Allievo di Guccini con un passato da calciatore in erba. Oggi guida la macchina organizzativa di Schlein. Viene dalla provincia e si definisce “periferico-appenninico”. A TPI dichiara: “Daremo risposte a chi per vivere lavora giorno e notte”.
Inoltre, un approfondimento sul “popolo delle tende“. Protestano contro i prezzi pazzi degli alloggi. Ma gli studenti guardano alla mobilitazione francese. Contro un modello economico sbagliato che genera precarietà e disuguaglianze. Così i collettivi puntano a unire la loro lotta a quella dei lavoratori. Per una società più giusta.
Dopo la condanna a nove anni e mezzo per truffa, ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Albania. Dove la figlia Stefania Nobile ha aperto tre locali che accettano solo pagamenti cash per poi donarli all’imprenditore farmaceutico Jurgen Aliaj. Un’operazione inspiegabile che potrebbe nascondere “una contrattazione non dichiarata e quindi non tassata”. Ecco la seconda vita di Wanna Marchi.
Infine, un approfondimento sulla pace che, allo stato attuale delle cose, può ancora attendere. Ucraina. Taiwan. Minacce nucleari. L’ultimo G7 è stato un summit di guerra. Mentre al contro-vertice con l’Asia centrale la Cina aggiungeva un altro tassello all’assetto mondiale alternativo. Così all’incontro del 2024 toccherà all’Italia proporre una riconciliazione.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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