Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:40
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Scuola, “La priorità siamo noi”: studenti, lavoratori e sindacati manifestano in piazza a Roma

Immagine di copertina
Credit: Ansa foto

Sotto una pioggia battente è iniziata la manifestazione “Priorità alla Scuola”. Bandiere colorate dei diversi sindacati di categoria colorano piazza del Popolo a Roma, dove Cisl, Cgil, Cobas, Uil, Snals e Gilda e altre sigle protestano per chiedere maggiore attenzione e risorse per affrontare un anno scolastico condizionato dalla pandemia. Sono a piazza del Popolo a Roma anche gli studenti che hanno manifestato già ieri davanti Montecitorio e lavoratori scolastici. In tutto oltre 80 le organizzazioni che hanno aderito.

S&D

“La Scuola è una priorità per il Paese: è urgente destinare investimenti economici del Recovery Fund al mondo scolastico per garantire su tutto il territorio nazionale la presenza di docenti ed educatori preparati, in edifici scolastici sicuri e adeguati a una didattica innovativa, rimuovendo il divario digitale tra le diverse regioni, garantendo presidi igienico-sanitari per evitare il rischio di nuove chiusure. Per chiedere una scuola che garantisca sicurezza, presenza e continuità, nella quale la Didattica a Distanza sia esclusivamente uno strumento emergenziale”. Così in un comunicato diffuso dai promotori le ragioni principali della manifestazione.

Leggi anche: Ecco come è andato il primo giorno di scuola dopo il Covid: Reportage di TPI

“L’anno comincia con 200mila supplenti. Una scuola sana non può esistere con 25-30 studenti e un ruotare continuo di docenti. La formazione non si compra ma si acquisisce; il precario non può continuare a vivere nei tribunali per esercitare il proprio lavoro. Lasciare un precario a vita è un modo vigliacco per agire. L’anno scolastico inizia con 200mila precari, quindi 200mila famiglie precarie. La scuola è iniziata senza docenti a causa del ministero che ha messo in piedi graduatorie zeppe di errori. Il ministero non ha voluto ascoltare né cambiare rotta”. Lo ha detto Anita Pelagi, del coordinamento nazionale precari della scuola a Piazza del Popolo.

“Dovevamo essere assunti dal 1° di settembre e invece no: chi ne paga le conseguenze sono i docenti, il personale, i dirigenti. Vergogna: il ministro vuole fare i concorsi in piena emergenza sanitaria senza rispettare i docenti fragili e coloro che potrebbero essere in quarantena. Sono anni che dimostriamo il merito nelle classi, sono concorsi falliti, nozionistici, che non considerano l’empatia, di cosa stiamo parlando?  Il miglior modo per valutare un insegnante è sul campo. E poi c’è lo scandalo dei docenti di sostegno esclusi da ogni processo di stabilizzazione. È incostituzionale, una offesa”, ha concluso la coordinatrice.

Da Agrigento in Sicilia ha parlato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenendo al congresso nazionale della Fidapa. La ministra si è soffermata sulle difficoltà che la pandemia provoca nello svolgimento delle attività didattiche e ha lanciato un appello. “A scuola, in questo momento, abbiamo delle regole molto rigide che tendono a far sì che il diritto all’istruzione e alla salute vadano di pari passo. Poche regole, ma ci sono. Fuori dalla scuola è necessario che le stesse regole vadano rispettate, solo così potremo garantire un anno scolastico che vada avanti”. Azzolina ha aggiunto: “La Sicilia ha una percentuale bulgara di richieste di banchi perché in passato mai nessuno ha investito, quindi noi in due mesi stiamo recuperando un ritardo di 20 anni. I banchi arriveranno, il commissario Arcuri ha fatto una programmazione perché da qui a fine ottobre, i banchi ci saranno in Sicilia come nel resto del Paese”.

Leggi anche: 1. Scuole, l’appello dei presidi da Nord a Sud: “Non siamo pronti, rimandare la riapertura a dopo il voto”/ 2. Esclusivo TPI: “La scuola così non è sicura”. Le lettere di diffida degli insegnanti ai presidi /3. Basta, la scuola deve riaprire! Certo, ma siamo sicuri di avere un piano adeguato che tuteli i nostri figli? /4. Perché la scuola rischia di aprire e chiudere subito dopo

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Reggio Calabria, lite in classe finisce a coltellate: un ricoverato
Cronaca / Meteo: un weekend con bel tempo e clima primaverile
Cronaca / Incidenti sul lavoro, l’accorato appello di un operaio: “Non chiamatele morti bianche”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Reggio Calabria, lite in classe finisce a coltellate: un ricoverato
Cronaca / Meteo: un weekend con bel tempo e clima primaverile
Cronaca / Incidenti sul lavoro, l’accorato appello di un operaio: “Non chiamatele morti bianche”
Cronaca / Aggredito a bastonate durante una lite: muore 18enne
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, strade chiuse e linee bus deviate: tutte le info
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, la location: il Concertone si sposta al Circo Massimo
Cronaca / Papa Francesco contro le fabbriche di armi: “Terribile guadagnare con la morte”
Cronaca / Cesena, colpisce la moglie con un martello e le stacca l’orecchio a morsi. Uomo in fuga
Cronaca / 1 maggio 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa dei lavoratori. Info e orari
Cronaca / Udine, dimesso due volte dal pronto soccorso: muore due giorni dopo