Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Ponte Morandi, i manager di Autostrade ora danno la colpa al calcestruzzo

Immagine di copertina

Nel doloroso processo per il crollo del ponte Morandi di Genova stanno accadendo alcune cose – almeno due – che non piacciono per niente ai parenti delle 43 vittime. La prima è che la Procura ha accettato la proposta di patteggiamento da 30 milioni di euro avanzata dalla società Autostrade per l’Italia: viatico per risparmiarsi un fastidioso processo e probabili gravi condanne accessorie come l’interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sarà il Gup a decretare se l’accordo può essere convalidato oppure no, ma intanto Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime del ponte Morandi, chiarisce a scanso di equivoci che «il patteggiamento non lava le coscienze». La seconda cosa che non piace ai parenti delle persone morte nel disastro di Genova è la tesi su cui puntano forte gli altri 59 imputati: manager e tecnici tra cui l’ex amministratore delegato di Aspi, Giovanni Castellucci. Le difese adesso sostengono che il crollo del viadotto non sia stato causato dai mancati interventi di manutenzione, bensì da un difetto di fabbricazione risalente addirittura al 1967. Come ha ben ricostruito Maurizio Tortorella su La Verità, gli avvocati di Castellucci &Co. puntano il dito sul “reperto 132”: un blocco di calcestruzzo disseminato di fili di ferro estremamente corrosi che si trovava in cima alla pila 9 del ponte, proprio nel punto spezzatosi quel drammatico 14 agosto 2018.

Basandosi sulle perizie degli esperti incaricati dal Tribunale, le difese degli imputati sostengono che quel calcestruzzo non avrebbe coperto interamente la lunghezza degli stralli d’acciaio favorendo così la loro corrosione. Un difetto di costruzione risalente a 55 anni fa ma che – secondo gli avvocati – i tecnici di Aspi non avrebbero mai potuto notare. Eppure gli stessi periti concludono che «i controlli e gli interventi di manutenzione, se eseguiti correttamente, con elevata probabilità avrebbero impedito» il crollo del ponte. Il processo farà chiarezza, ma intanto i parenti delle vittime iniziano a sentire un diffuso odore di presa in giro.
Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"
Cronaca / Savona, camion la investe e la trascina per 60 metri: muore studentessa di 22 anni
Cronaca / Firenze, trovato morto nel baule di casa: era lì da due anni. Indagati madre e fratelli
Cronaca / Gruppo Fs presentati i risultati del primo anno di piano strategico: nel 2025 18 mld investiti, 241 mezzi consegnati e 35mila treni riportati in orario
Cronaca / Tatiana Tramacere: "Non ero lucida, mi sono nascosta perché non riesco a nominare ciò che ho"
Cronaca / Buffon e Ilaria D'Amico ospiti ad Atreju: "Meloni? Rivoluzionaria"
Cronaca / Tatiana Tramacere, lo sfogo del cugino: "Molti di voi avrebbero preferito un finale peggiore"
Cronaca / Ventitreenne violentata all'uscita della metro a Roma