Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:19
TPI FEST 2024 - PRIMA SERATA

La terza edizione della festa di The Post Internazionale torna a Bologna dal 18 al 21 settembre 2024! 🎤📰 Quattro serate di dibattiti, interviste e momenti di confronto con alcuni dei volti più noti della politica e del giornalismo italiano, il tutto nella suggestiva cornice della Tettoia Nervi in Piazza Lucio Dalla.

Pubblicato da TPI su Mercoledì 18 settembre 2024
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“La mia pelle puzza di pesce marcio”: la rara malattia di Erica

Immagine di copertina

“La mia pelle puzza di pesce marcio”: la trimetilaminuria, rara malattia di Erica

Si chiama trimetilaminuria, un nome complesso che nasconde una sindrome molto fastidiosa e, per ora, senza cura. La Tmau è infatti la sindrome da “odore di pesce”: si chiama così perché chi ne è affetto emette un pungente e persistente odore sgradevole, simile a quello del pesce marcio.

Le sue origini possono essere genetiche, quindi presenti fin dalla nascita, o da sviluppo, in seguito a disturbi ormonali o deficit metabolici. Influenzata da estrogeni e progesterone, l’incidenza della trimetilaminuria è maggiore nelle donne.

Erica è una delle 15 persone in Italia che soffre di questa rara malattia. Al quotidiano Leggo ha raccontato, con dolore, la sua convivenza con questa malattia invalidante.

Erica ha 35 anni e vive a Teverola, provincia di Caserta, fin da bambina ha dovuto accettare questa malattia che l’ha portata a desiderare la morte.

A Leggo Erica racconta: “Mi lavavo in modo compulsivo, arrivando a fare anche dieci docce al giorno”.

Poi, un giorno ha finalmente individuato la malattia: “Un giorno, avevo 30 anni, il mio ex fidanzato mi ha detto che in determinati momenti emanavo un odore simile a quello del pesce marcio. Così abbiamo iniziato ad indagare e siamo arrivati alla TMAU attraverso un test effettuato presso il centro di ricerca dell’Università di Messina, coordinato dalla dottoressa Antonina Sidoti. All’epoca era l’unico in Italia, oggi ce ne sono anche a Roma, Napoli e Bologna”.

Erica spiega come funziona il test: “Prima di sottoporsi al test è necessaria una visita medica con un genetista, che valuta il da farsi. Ad ogni modo vivere nel dubbio non porta alla risoluzione del problema, quindi la prima cosa da fare è mettere da parte la paura del pregiudizio della gente e trovare il coraggio per affrontare tutto. Gestisco in prima persona le pagine “Insieme per la Tmau” su Instagram, Facebook e Twitter in cui si possono trovare maggiori informazioni, oltre a un supporto morale”.

La Tmau ha effetti devastanti soprattutto sullo sviluppo psicologico e delle relazioni sociali di chi ne è affetto: per vergogna e imbarazzo, i malati spesso tendono all’isolamento, alla solitudine, all’ansia e alla depressione.

È vero, a oggi non esiste una cura per la trimetilaminuria, ma esistono dei comportamenti da adottare che la combattono e ne riducono il cattivo odore.

Oltre alla doccia, con saponi che abbiano un Ph equilibrato (tra 5,5 e 6,5), e all’utilizzo di specifici deodoranti, i pazienti possono seguire una dieta ad hoc che limiti l’assimilazione di alimenti che favoriscono l’accumulo della sostanza maleodorante.

I cibi assolutamente da evitare sono: pesce, uova, fagioli, piselli, fegato, frutti di mare. Ma soprattutto, è consigliata l’assistenza psicologica.

Leggi anche:
Come si combatte la trimetilaminuria, la sindrome da odore di pesce marcio
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Neonati sepolti, si indaga sull’eventuale coinvolgimento di altre persone: 6 persone interrogate
Cronaca / Neonati sepolti, spunta una testimone: “La madre di Samuel sapeva che Chiara era incinta”
Ambiente / Il TPI Fest 2024 torna domani, venerdì 20 settembre, in solidarietà con la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dalle alluvioni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Neonati sepolti, si indaga sull’eventuale coinvolgimento di altre persone: 6 persone interrogate
Cronaca / Neonati sepolti, spunta una testimone: “La madre di Samuel sapeva che Chiara era incinta”
Ambiente / Il TPI Fest 2024 torna domani, venerdì 20 settembre, in solidarietà con la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dalle alluvioni
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / L’aria nei polmoni e quel colpo alla testa: cosa sappiamo sul secondo neonato sepolto da Chiara Petrolini
Cronaca / Turista morta a Napoli, indagati i genitori dei due bambini che avrebbero fatto cadere la statuetta
Cronaca / Maltempo, il ciclone Boris si abbatte su Emilia-Romagna e Marche: due dispersi, mille sfollati, strade chiuse e treni cancellati
Cronaca / La statuetta che ha ucciso la turista a Napoli è stata fatta cadere da due bambini
Cronaca / “Era una baby sitter perfetta”: parla il datore di lavoro della 22enne che ha ucciso e sepolto i suoi due neonati
Cronaca / Neonati sepolti in giardino, Chiara Petrolini ha confessato entrambi gli infanticidi