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Misteriosi malori a raffica tra medici e operatori del 118 a Bologna: indaga la Procura

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Negli ultimi quattro mesi si sono registrati casi di malesseri sospetti tra gli operatori della Centrale operativa 118 Emilia Est a Bologna e l’azienda Usl ha presentato un esposto in Procura.

S&D

Lo ha annunciato in una nota la stessa azienda sanitaria Bolognese, a seguito di un articolo pubblicato questa mattina su Il Resto del Carlino, nel quale viene data notizia dell’inchiesta interna dell’Ausl dopo diversi casi di malore tra gli operatori della centrale del 118, compresi due elicotteristi.

Operatori, medici ed elicotteristi della centrale operativa del 118 Emilia Est dell’Ospedale Maggiore, da qualche settimana, sono stati bersagliati da una vera e propria ondata di malori: sincopi, svenimenti, torpori associati a dolori lancinanti a pancia e stomaco. Due persone, in particolare, sono state ricoverate e hanno dovuto subire manovre invasive per potersi ristabilire.

La vicenda ha avuto inizio quando la prima vittima, un operatore, ha cominciato ad accusare i primi sintomi: dopo di lui, due elicotteristi.

L’ambiente di lavoro in cui si alternano gli operatori è formato da una palazzina di due piani, indipendente, che comprende gli operatori che rispondono alle chiamate, i medici dell’elisoccorso e, da qualche mese, anche il medico Link (la figura che coordina gli interventi delle ambulanze e delle automediche sul territorio). C’è una sala centrale e una sala emergenze, poi gli uffici amministrativi, ma in tutto il complesso si entra solo con il badge.

L’Ausl sta continuando a verificare la situazione all’interno della struttura, ma intanto è partita anche l’indagine della Procura, che intende aprire un fascicolo contro ignoti. Lo scopo principale dell’indagine è appurare se si tratta di un caso di avvelenamento, dato che tutte le altre cause sono state scartate.

Il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon, ha dichiarato: «Non mi sento di dire che si tratti di avvelenamento, però abbiamo fatto esposto perché i dati ambientali erano tutti corretti e negativi».

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