Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Melis (CGIL) a TPI: “Sui rider vittoria storica: lo sfruttamento non è più accettabile”

Immagine di copertina

“L’inchiesta della Procura di Milano sui rider è l’ennesima conferma delle nostre ragioni. La vertenza dura ormai da tempo e quanto emerso negli ultimi giorni non fa che rispecchiare il nostro punto di vista: bisogna smetterla di trattare questi lavoratori come schiavi, perché sono cittadini come tutti gli altri”. Così Francesco Melis del Nidil CGIL Milano (il settore sindacale che si occupa dei lavoratori autonomi precari e somministrati) commenta a TPI il giro di vite imposto dalla magistratura, che ha sancito l’obbligo di assunzione per quelli che vanno considerati lavoratori subordinati a tutti gli effetti.

Come avete accolto l’inchiesta sui rider e le conclusioni a cui è giunta?

“E’ una grande vittoria, che smonta totalmente la retorica delle piattaforme. Smonta l’idea che per fare questo business sia necessario sfruttare i lavoratori e guadagnare sulla loro pelle. Questo non è più concepibile, perché, come ha detto il procuratore capo di Milano, non stiamo parlando di schiavi. E’ un messaggio importante, che viene da un’istituzione fondamentale del nostro Paese. Questa inchiesta oltretutto non coinvolge solo la Procura di Milano, ma anche l’Ispettorato del lavoro, INAIL e INPS. C’è un’evasione importante sulla contribuzione e anche sulla sicurezza dei lavoratori: si parla di circa 733 milioni di euro”

Quali saranno i prossimi passi?

“Il messaggio che rivolgiamo alle piattaforme è lo stesso ormai da due anni: siamo pronti a metterci a un tavolo per discutere di come far rientrare questa categoria professionale nel novero della subordinazione, dentro un contratto collettivo nazionale che restituisca dignità e tutele a questo bacino di lavoratori, che ne hanno fortemente bisogno”

Di quanti lavoratori stiamo parlando, a Milano e in Lombardia?

“In Lombardia i numeri non sono semplici da quantificare. Nascerà un nuovo Osservatorio come organo di garanzia, a seguito dell’accordo anti-caporalato che abbiamo siglato nei mesi scorsi, e fra tre mesi ci sarà la prima presentazione dei dati. Quello che già sappiamo è che a livello nazionale i rider del food delivery sono 66.000. Un’altra cosa certa è che Milano è la piazza più importante: non possiamo essere più precisi, per ora, ma sicuramente stiamo parlando di numeri importanti, cioè oltre le 10.000 unità”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin
Cronaca / “L’Aeroporto di Roma Frosinone e il Futuro del Trasporto Aereo nel Lazio”
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest