Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Martina, morta dopo essere precipitata da una finestra per fuggire ad uno stupro: l’accusa viene prescritta

Immagine di copertina

"È una decisione pesantissima da digerire", ha detto il padre della giovane ventenne scomparsa nell'estate del 2011 a Palma di Maiorca

“Una decisione pesantissima da digerire, non si può prescrivere un omicidio dopo tutto quello che è successo in questi anni”. Sono le tristi parole pronunciate da Bruno Rossi, il padre di Martina Rossi, una ragazza che morì a soli 20 anni il 3 agosto 2011 dopo essere precipitata dalla finestra di un albergo a Palma di Maiorca.

Una dichiarazione, quella del genitore della giovane, che arriva a seguito dell’estinzione, per prescrizione, dell’accusa di morte come conseguenza di un tentativo di violenza sessuale al processo d’appello che vede imputati Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. La decisione è stata comunicata questa mattina dalla presidente della sezione della corte d’appello di Firenze, Angela Annese, all’apertura del processo di secondo grado. I due aretini, Vanneschi e Albertoni, sono stati già condannati in primo grado per la morte della ventenne di Genova: l’accusa ritiene che Martina sia precipitata dal balcone mentre cercava di fuggire da un tentativo di stupro da parte dei due ragazzi.

Questi ultimi hanno ricevuto lo scorso 14 dicembre una condanna in primo grado a 6 anni di reclusione per l’accusa che, però, oggi è stata dichiarata prescritta e per la tentata violenza. Se, a seguito del processo di secondo grado, venisse confermato il verdetto dei giudici del 14 dicembre 2018 la pena si dovrebbe quantomeno dimezzare. La presidente della corte d’appello ha poi rinviato il processo al 20 settembre 2020, con possibile prosecuzione per il 5 ottobre.

Secondo la difesa quello di Martina Rossi non sarebbe stato un omicidio ma un suicidio e, se il reato di tentata violenza sessuale di gruppo dovesse essere derubricato a violenza di un singolo, proprio come domandano i difensori, allora la prescrizione potrebbe vanificare il tutto.

“Volevano rifondare il partito nazista”: indagata anche Miss Hitler, una 26enne di Milano | VIDEO
Maxi operazione contro clan che gestiva il traffico di droga a Roma: 51 arresti. L’ultras della Lazio Diabolik era uno dei capi dell’organizzazione
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Cronaca / In autostrada a 255 chilometri orari: la Polizia gli ritira la patente
Cronaca / Chico Forti è arrivato in Italia: Meloni lo accoglie all’aeroporto di Pratica di Mare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin