Dopo la lite con Iacchetti, Eyal Mizrahi insiste: “Definisci bambino? Per Onu sono bimbi, per noi soldati”
Il presidente dell'associazione Amici di Israele ritorna sulla frase che provocò la dura reazione del comico e attore
Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, torna a parlare della frase che provocò la durissima reazione di Enzo Iacchetti durante una puntata di È sempre Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rete 4. Mizrahi, a margine di un flash mob organizzato a Milano per il 7 ottobre, ha infatti dichiarato: “Quasi la metà dei combattenti di Hamas ha tra i 15 e i 18 anni. Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti”. Quindi ha spiegato: “Ho detto definisci bambino perché la definizione di bambino è diversa a seconda dell’interlocutore. Secondo l’Onu lo è al di sotto dei 18 anni, per noi occidentali dei 10. I palestinesi arruolano bambini in combattimento dai 14 anni, gli mettono un mitra in mano e li mandano a combattere. Durante la guerra l’età è scesa ai 12 anni. Sono loro che mettono a rischio la vita di tantissimi ragazzi. Per un soldato è difficile riconoscerli da lontano: se vede qualcuno che gli punta un mitra spara”.
Anche Enzo Iacchetti di recente era tornato sulla vicenda dichiarando a proposito delle affermazioni di Eyal Mizrahi: “Ha detto una porcata, è andato lì per fare propaganda. Dentro di loro esiste il male, quello che ha detto neanche il diavolo avrebbe il coraggio di dire. La rabbia che ho manifestato è sintomo di una ferita grande. Io non dormo la notte. Non dormo perché ho pena di questa gente”. Il comico, che durante la diretta minacciò di prendere a pugni Mizrahi, ha poi sottolineato: “Non l’avrei mai toccato. Non ho mai picchiato nessuno, non uccido neanche le zanzare. Ma lui è scappato, aveva anche la coscienza molto sporca per le puttanate che ha detto”.