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Home » Cronaca

Delitto di Garlasco, l’alibi di Andrea Sempio vacilla: indagini su sms e scontrino

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La procura di Pavia non crede alla versione fornita dal sospettato dell'omicidio di Chiara Poggi

Non solo il dna, l’impronta accanto al cadavere di Chiara Poggi e gli scritti ritrovati: ora anche l’alibi di Andrea Sempio viene messo in discussione dalla procura di Pavia che indaga sul delitto di Garlasco. L’amico di Marco Poggi, infatti, ha sempre dichiarato di essere andato a Vigevano il giorno in cui si è consumato il delitto, mostrando, come prova, anche un ticket del parcheggio su cui si è discusso molto. Per gli inquirenti, in teoria, i tempi per uccidere Poggi e arrivare a Vigevano ci sono comunque.

Ma c’è dell’altro. E riguarda la mamma di Andrea Sempio e il malore che ha accusato durante l’interrogatorio quando le è stato fatto il nome di un vigile del fuoco che si chiama Antonio B. I tabulati, infatti, rivelerebbero che la mamma di Sempio e l’uomo si sono scambiati diversi sms tra dal 12 al 13 agosto 2007, giorni in cui il pompiere era in servizio proprio a Vigevano. E dove si sarebbe recata anche la mamma di Andrea Sempio secondo quanto rivelato dalle celle telefoniche. L’ipotesi degli inquirenti, quindi, è che la donna si sia recata a Vigevano per incontrare l’uomo e che quindi lo scontrino del parcheggio appartenga a lei. Se così fosse, Andrea Sempio non avrebbe un alibi per la mattinata in cui è stata uccisa Chiara Poggi.

Leggi anche: Delitto di Garlasco, le carte della procura contro Sempio. L’impronta vicino al corpo di Chiara e un biglietto: “Ho fatto cose brutte”
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