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Crolla il solaio di una scuola in costruzione a Marino: sette operai coinvolti. La Fillea CGIL Roma denuncia la mancanza di sicurezza

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Sette operai sono rimasti coinvolti nel crollo del solaio di una Scuola a Marino, comune dei Castelli Romani, avvenuto oggi, 12 maggio 2025, nel primo pomeriggio. Il crollo, le cui cause sono ancora da accertare, è avvenuto in via Fratelli Bandiera a Santa Maria delle Mole.

Non appena avvenuto il terribile incidente è scattato l’allarme. A rimanere feriti gli operaio che si trovavano al lavoro, rimasti schiacciati nel crollo. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorritori. Elitrasportato a Roma il lavoratore in condizioni più critiche.

“Non finisce e non finirà”, dichiara Diego Piccoli, Segretario Generale di CGIL FIllea Roma e Lazio, e aggiunge: “E adesso fateci sentire di nuovo le parole del Presidente del Senato La Russa che invita ad ignorare e non andare a votare un referendum che poterà maggiore sicurezza. Non è una emergenza e non chiamiamolo caso o sfortuna, in Italia di lavoro si muore ancora e ancora. Stavolta fortunatamente nessuno sembra essere in gravi condizioni, ma poteva essere una tragedia. Tra l’altro è accaduto in un cantiere del PNRR, finanziato con risorse pubbliche. E se quel solaio fosse crollato durante l’orario di scola? Venga La Russa a dirci di nuovo di stare tutti a casa l’8 e il 9 giugno, lo dica alle famiglie degli operai che vivono nell’incertezza di tornare a casa, o ai genitori dei bambini che passano metà della loro giornata sotto queste mura convinti di essere al sicuro”.

La Fillea CGIL chiede che venga fatta immediatamente chiarezza sulle cause del crollo e che vengano accertate tutte le responsabilità, a partire dalle imprese coinvolte, dalla direzione lavori, fino agli eventuali appalti e subappalti.

“Ancora una volta, siamo di fronte a una tragedia che solleva interrogativi pesanti sulla qualità dei materiali, l’organizzazione del cantiere, i controlli di sicurezza e le condizioni di lavoro”, prosegue Piccoli, “… e chiediamo alla Procura e agli enti ispettivi di intervenire con la massima urgenza e trasparenza. È ora di dire basta alle scorciatoie sugli standard di sicurezza e alla logica del massimo ribasso, che troppo spesso mette a rischio la vita delle persone nei cantieri. Non possiamo più permettere che il lavoro continui ad essere terreno di morte”.

La Fillea CGIL Roma e Lazio si stringe attorno alle famiglie dei lavoratori feriti e garantisce pieno supporto sindacale e legale a chi ha subito danni. “Serve un cambio di passo, serve un Patto per la Sicurezza vero, concreto e vincolante, che coinvolga istituzioni, imprese e organizzazioni sindacali – conclude Piccoli –. Basta parole, servono azioni immediate per salvare vite nei cantieri di questa regione”.

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