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Covid, l’Ats di Milano si arrende di fronte al numero elevato di contagi e ordina ai medici: “Stop tamponi ai contatti stretti di un positivo”

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Covid, Ats Milano a medici: stop tamponi a contatti stretti

L’Ats di Milano ha invitato i medici a non fare più i tamponi ai contatti stretti di un positivo Covid. La nuova indicazione è contenuta nel manuale operativo di novembre che l’Agenzia di tutela della salute per la città di Milano ha inviato ai Medici di Medicina generale e ai pediatri di libera scelta. L’accordo firmato qualche settimana fa sui tamponi negli studi dei medici privati prevede che l’effettuazione del test antigenico rapido per i contatti stretti asintomatici dei casi positivi al decimo giorno. Ora l’Ats chiede ai medici di Milano di non effettuare più i tamponi ai contatti stretti ma di prevedere per loro “l’isolamento fiduciario per 14 giorni, al termine dei quali verrà chiusa la quarantena”. Solo “i contatti stretti scolastici possono prenotarsi il tampone a partire dal 10° giorno dall’ultimo contatto”.

L’indicazione dell’Ats arriva qualche settimana dopo le dichiarazioni del direttore Vittorio Demicheli che, in un’intervista a TPI, aveva ammesso l’incapacità ormai di tracciare tutti i contagi nella città di Milano a causa dell’elevato numero di contagi di Covid-19 nella città. Demicheli, infatti, aveva spiegato che “Le epidemie si possono contenere finché sono piccole”. “Abbiamo quadruplicato il personale – aveva aggiunnto – favorito l’auto-tracciamento con nuove tecnologie, ma anche se tutto questo funzionasse al meglio i numeri sono tali da richiedere altre misure, che in parte sono già arrivate. Non si può stare dietro a 1.400 contagi al giorno, per questo è meglio auto isolarsi”.

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