Corpi trovati a Villa Pamphili, spunta una supertestimone: “Ho visto le vittime con un uomo, saprei riconoscerlo”

Si tratta di un’operatrice del Servizio giardini
Nel mistero di Villa Pamphili, a Roma, dove nei giorni scorsi sono stati trovati i corpi di una donna e una bambina di 6 mesi, successivamente identificate come mamma e figlia, spunta una supertestimone. Si tratta di un’operatrice del Servizio giardini che, circa dieci giorni prima della macabra scoperta, aveva notato la donna e la bambina in compagnia di un uomo. I tre, infatti, si erano accampati con una tenda vicino agli oleandri del boschetto e lei aveva chiesto loro in inglese di allontanarsi da quella zona.
Chiediamo il vostro aiuto per dare un’identità alla donna trovata morta a #villaPamphili a Roma insieme a una bimba piccola. Qualora qualcuno, riconoscendo i tatuaggi, possa dare qualche notizia ci contatti immediatamente al numero d’emergenza. https://t.co/4ooU4rXNuF#10giugno pic.twitter.com/blRXrDCofQ
— Polizia di Stato (@poliziadistato) June 10, 2025
Secondo quanto rivela La Repubblica, la testimone ha descritto un uomo “dalla carnagione olivastra”, che sarebbe anche in grado di riconoscere. Potrebbe essere lui ad aver strangolato la bambina. “Ho visto la madre con una neonata, si erano accampate con una tenda vicino agli oleandri insieme a un uomo, non parlavano italiano. Mi sono avvicinata e in inglese ho detto loro: “Qui non si può campeggiare, dovete spostarvi, andare via’”è il racconto che la donna ha fornito alla polizia secondo quanto rivelato dal quotidiano. Proprio una tenda è stata sequestrata in quell’area. Si tratta di una tenda che viene fornita da un’associazione umanitaria ai senzatetto. Per riceverla è necessario fornire un documento di identità e le impronte: tra i registri dell’associazione, quindi, potrebbe esserci il nome dell’uomo o quello della donna ritrovata morta a pochi metri da sua figlia.