Coronavirus, topi affamati per il lockdown diventano cannibali
I ratti senza cibo per il lockdown diventano cannibali
Le conseguenze della diffusione del Coronavirus riguardano anche i topi e il loro reperimento di cibo. Il lockdown imposto dalla pandemia avrebbe infatti ridotto la presenza di cibo per i roditori e questa carenza alimentare avrebbe reso gli animali più affamati. Secondo gli esperti questa mancanza di cibo avrebbe trasformato i ratti in cannibali. E questo cannibalismo potrebbe portare a una razza più intelligente e aggressiva in futuro.
I ratti hanno perso l’accesso diretto al cibo dei ristoranti, e ora stanno cercando cibo altrove. E’ la spiegazione fornita a Insider dal ricercatore in scienze biologiche alla Fordham University, Michael H. Parsons, che sta pianificando di lanciare uno studio su topi e Coronavirus. Lo studioso ha spiegato che i ratti si sono riprodotti rapidamente, con un periodo di gravidanza di 23 giorni, e che i i topi più intelligenti e aggressivi tra questi potrebbero dare vita a una razza più resistente che cercherebbe il cibo con ogni mezzo necessario. “C’è un gruppo più intelligente e persino più resistente della popolazione che non è stato precedentemente collegato agli umani, o almeno non osservato direttamente dagli umani”, ha dichiarato Parsons.
“Un ristorante chiude all’improvviso, cosa che è accaduta a migliaia non solo a New York City ma da un lato all’altro degli Stati Uniti e in tutto il mondo, e per quei topi che vivevano in quel ristorante, in qualche posto vicino, e forse per generazioni intere di topi che per decenni dipendevano dal cibo di quel ristorante – beh, la vita non funziona più così e hanno solo un paio di alternative”, ha aggiunto Bobby Corrigan, un rodentologo urbano alla NBC News.
“È un ottimo scenario quello in cui i topi si mettono l’uno contro l’altro”, ha dichiarato. “Si stanno letteralmente uccidendo a vicenda. Ma il problema qui è che non appena trovano nuovo cibo, che inevitabilmente troveranno … invece di avere topi di basso rango che cercano di entrare nelle nostre residenze, avremo i più intelligenti, i più resistenti”.