Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:48
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

I medici guariti del Cotugno di Napoli donano il plasma per curare i pazienti

Immagine di copertina

Coronavirus, al Cotugno di Napoli i medici guariti donano il plasma per curare i pazienti

È partita oggi, 13 maggio 2020, la plasmaferesi, vale a dire la donazione di plasma da parte di persone che hanno contratto il virus e sono guariti, una tecnica utile per guarire altri contagiati. All’ospedale Cotugno di Napoli i primi a donare i propri anticorpi sono stati proprio i medici che hanno lavorato con pazienti covid, si sono ammalati e hanno poi sconfitto il virus. A rivelarlo è Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli a Napoli. La plasmaferesi è una terapia basata sul plasma dei guariti, che contiene gli anticorpi che permettono ad altri ammalati di rispondere subito al virus.

 

 

Nel nuovo ambulatorio verranno arruolati su base volontaria i donatori, il cui plasma sarà trattato e poi somministrato ai pazienti affetti da covid-19. In questi mesi di emergenza, spiega Di Mauro, “il Cotugno ha dato tutto con i suoi operatori, infermieri, medici, tecnici che hanno affrontato la pandemia. Oggi avviamo questo protocollo che ci consente di trattare soggetti Covid positivi con gli anticorpi specifici, è una terapia che speriamo possa dare un buon risultato. Oggi a donare sono i medici, abbiamo creato una rete di umanizzazione che parte dal contagio e finisce all’aiuto ad altri malati”.

I donatori – spiega Roberto Parrella, direttore dell’unità operativa complessa di malattie infettive ad indirizzo respiratorio dell’ospedale Cotugno – saranno “quelli già ricoverati in ospedale e poi dimessi in guarigione e anche gli altri che hanno contratto l’infezione e per sintomaticità lieve della patologia sono rimasti a casa e hanno superato lì l’infezione. Ovviamente faremo uno screening dal punto di vista del livello anticorpale, il presupposto è che abbiano un livello anticorpale adeguato per poter poi somministrare plasma di guariti a soggetti che invece sono ancora in malattia”.

Intanto in questa prima giornata a donare il plasma sono stati i medici e gli operatori sanitari che si sono infettati lavorando in questi mesi e sono guariti, ma tante sono le persone che ora, superata questa drammatica esperienza, vogliono dare il loro contributo. “Le richieste di donazione sono tantissime, ogni giorno e questo è molto bello. Ognuno di noi riceve telefonate da persone che hanno superato la malattia in ospedale o che sono a casa e vogliono donare, chiaramente non tutti potranno. Dobbiamo identificare il paziente ideale, che non abbia determinate patologie concomitanti e che quindi possa donare i suoi anticorpi per la guarigione.

Avremo a disposizione anche uno spazio per l’ascolto, un primo screening telefonico e poi dopo il paziente potrà venire qua per fare ulteriori accertamenti prima di andare al centro trasfusionale e donare il plasma”, aggiunge Parrella. Un’arma in più, dunque, nella lotta al Coronavirus, che finora ha dato buone risposte sia in Italia che all’estero, soprattutto per quanto riguarda i pazienti più fragili.

CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI

Leggi anche: 1. Il video con la folla ai Navigli è falsato. Ecco la verità nel filmato di un residente  / 2. Esclusivo TPI – Com’è andato davvero il turbolento Consiglio regionale della Lombardia che non ha sfiduciato Gallera: il verbale  / 3. “In Lombardia si rischia ancora di morire come mosche. Per la sanità occorre un commissario, ecco chi”: la proposta di Milano 2030

4. Massimo Galli a TPI: “La notte del paziente 1 ho sbagliato anche io” / 5. Bar, ristoranti, parrucchieri, negozi e palestre: le regole per la riapertura / 6. Coronavirus, l’intervista al direttore dello Spallanzani Francesco Vaia | VIDEO

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Cronaca / Napoli, traghetto da Capri urta banchina: una trentina i feriti, uno in codice rosso
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Cronaca / Napoli, traghetto da Capri urta banchina: una trentina i feriti, uno in codice rosso
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia
Cronaca / Sostenibilità ambientale, l’Italia il Paese più virtuoso in Europa con l’80% della produzione dell’acciaio derivante dal riciclo di metalli
Cronaca / Poliziotto sottoposto a un test psichiatrico per capire se fosse gay: condannato il Ministero