Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:33
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Ceneri mescolate, resti tra i rifiuti: cremazioni dell’orrore al cimitero di Biella

Immagine di copertina

Le famiglie dei defunti protestano contro i patteggiamenti degli indagati

Cimitero di Biella, cremazioni scandalo

Al Cimitero di Biella non c’è ancora pace per lo scandalo delle cremazioni. Più corpi bruciati contemporaneamente. Alcuni resti non ancora ridotti in cenere buttati nella spazzatura. Poi, le ceneri derivate dai cadaveri mischiate indiscriminatamente, senza alcuna pietà per i defunti e senza alcun rispetto per i familiari dei morti, già afflitti dal terribile dolore per la perdita dei propri cari.

Tutto per diminuire costi e tempi ed eseguire il maggior numero di cremazioni.

Lo scandalo del cimitero di Biella ha sconvolto un’intera regione, il Piemonte. Anzi, un’intera area del Paese, il Nord Ovest, perché a un certo punto, all’inizio del 2017, la società che gestiva il forno crematorio del cimitero di Biella, la Socrebi, firmò una convenzione per acquisire defunti anche dalla Valle d’Aosta e dalla Lombardia.

Il video che ha dato il via all’inchiesta

Tutto è stato svelato quando un dipendente del cimitero ha pubblicato un video in cui si vedeva chiaramente il modo in cui gli operatori, oggi indagati, spingevano nel forno una nuova bara mentre i resti di quella precedente non erano ancora del tutto inceneriti.

Sono, potenzialmente, 500 le famiglie che oggi chiedono giustizia per i loro defunti. Famiglie che ieri, martedì 22 luglio, sono scesi in piazza e hanno organizzato un sit in davanti al Palazzo di Giustizia di Biella per protestare contro la decisione della Corte di accettare tutte le richieste di patteggiamento degli indagati. Tranne per due di loro, che presto sosterranno l’udienza preliminare.

Una protesta composta, raccontano le immagini, per dire no a pene che escludevano il carcere e contro il fatto che siano stati contestati pochi episodi rispetto al materiale raccolto con l’inchiesta.

Per i legali difensori delle famiglie, infatti, non è ancora chiara la portata di quanto accaduto al cimitero di Biella: l’inchiesta si baserebbe soprattutto sui casi documentati del 2018, ma il dubbio è che la pratica delle cremazioni multiple in realtà risalga già al 2017.

Il disagio del procuratore e la risposta di un papà che ha perso un figlio di 11 anni

Una “lugubre catena di montaggio della morte a scopo di lucro”, aveva detto il procuratore della Repubblica di Biella Teresa Angela Camelio parlando delle cremazioni al cimitero di Biella.

Ma ieri, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, ha definito “fuori luogo” la protesta dei familiari davanti al Palazzo di Giustizia. “Non mi è piaciuta l’atmosfera che si respirava nei corridoi del tribunale. Non avrebbe dovuto esserci alcun sit in”.

Al procuratore ha risposto su Facebook Fabrizio Demaria. È il padre di Gabriele, un bimbo di 11 anni morto in seguito a un’infezione clinica. Il corpo del bambino fu affidato al cimitero di Biella per la cremazione.

Fabrizio ha pubblicato su Facebook una foto di Gabriele con un lungo post rivolto “al Signor Procuratore del tribunale di Biella e ai Signori Avvocati che si sono espressi riguardo ai familiari dei defunti passati per il forno crematorio di Biella, come presenza ‘fuori luogo’”.

cimitero biella cremazioni

“Questa è la foto di mio figlio Gabriele, deceduto a 11 anni, 10 mesi, 28 giorni e due ore. Guardatelo negli occhi e ripetete “fuori luogo”, pensando ai vostri cari – ha scritto -. Se ancora vi viene da dirlo, ne siete convinti, porgo i miei migliori auguri. Poiché ci sarà una giustizia divina, a cui neppure lor Signori potranno sottrarsi”.

> Qui tutte le notizie di cronaca di TPI
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Cronaca / Napoli, traghetto da Capri urta banchina: una trentina i feriti, uno in codice rosso
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Cronaca / Napoli, traghetto da Capri urta banchina: una trentina i feriti, uno in codice rosso
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia
Cronaca / Sostenibilità ambientale, l’Italia il Paese più virtuoso in Europa con l’80% della produzione dell’acciaio derivante dal riciclo di metalli
Cronaca / Poliziotto sottoposto a un test psichiatrico per capire se fosse gay: condannato il Ministero