Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Catania, neonato abbandonato in una cesta salvato dai carabinieri: si chiamerà Germano

Immagine di copertina

Nella serata di sabato 28 maggio, un neonato è stato ritrovato a Catania abbandonato vicino ad un cassonetto avvolto in una coperta. È stato un passante a sentirlo piangere e ad avvertire i Carabinieri. I quali hanno scoperto il bimbo, un maschio di oltre 3,700 Kg venuto alla luce probabilmente poche ore prima del ritrovamento, mentre piangeva in una cesta nella zona di via Rametta, dietro un muretto.

Il piccolo è stato così affidato alle cure dei sanitari del 118 che lo hanno trasferito immediatamente con ambulanza all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania. I medici, all’esito della prima visita, ne hanno confermato l’ottimo stato di salute prima di ricoverarlo presso il reparto di Neonatologia dove rimarrà in osservazione.

Il personale dell’ospedale Garibaldi ha deciso di chiamarlo Germano, in base al calendario, era il santo del giorno di sabato. La primaria Gabriella Tina, ha reso noto che il neonato viene “coccolato e continueremo a farlo fino a quando resterà nel nostro reparto per dargli cure, ma anche tanto affetto. Ha un buon peso, si sta alimentando. E anche i primi esami ci dicono che tutto è andato bene. Ovviamente faremo accertamenti più approfonditi”.

Questi esami hanno stabilito anche che il piccolo è venuto alla luce poche ore prima del suo abbandono; aveva ancora il cordone ombelicale attaccato al corpo. Per Germano è partita subito una gara di solidarietà, all’ospedale sarebbero già arrivate richieste di affido e si è subito attivato anche il tribunale per i minorenni di Catania perché il «tempo è importante – spiega la dottoressa Tina – perché l’affettività è importante così come le cure e l’alimentazione». Sul caso la primaria aggiunge: “È difficile giudicare, è meglio non farlo, spesso è un atto d’amore verso il proprio figlio e gli altri non riescono a capirlo. Magari la madre ha voluto per il figlio una vita migliore”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Cronaca / In autostrada a 255 chilometri orari: la Polizia gli ritira la patente
Cronaca / Chico Forti è arrivato in Italia: Meloni lo accoglie all’aeroporto di Pratica di Mare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin