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Maria Elena Boschi contro Scanzi: “Vergognoso, per il vaccino ha saltato la fila”. E attacca anche Lilli Gruber

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Nella polemica sulla somministrazione del vaccino anti-Covid al giornalista Andrea Scanzi, interviene anche Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera. La deputata renziana, aretina come Scanzi, ha dedicato alla vicenda un lungo post nel quale definisce “vergognoso” il comportamento del giornalista de Il Fatto Quotidiano.

S&D

Nei giorni scorsi Scanzi ha reso noto di aver ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca ed è stato accusato di aver saltato la fila rubando il posto a persone che ne avrebbero avuto più bisogno di lui. Il giornalista, 46 anni, ha spiegato di essere stato convocato dall’Usl Toscana in quanto iscritto da fine febbraio alla cosiddetta lista riserva, ossia l’elenco di coloro che si rendono disponibili a vaccinarsi e ai quali l’Azienda sanitaria può rivolgersi in situazioni di urgenza per evitare che – in mancanza di altre persone da vaccinare in tempi brevi – una dose di vaccino debba essere buttata andando così sprecato.

La spiegazione fornita da Scanzi e dall’Usl non ha però placato le polemiche. La Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo d’indagine conoscitivo. E Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, invoca la sospensione del contratto che Scanzi ha con la Rai (è collaboratore del programma tv Cartabianca, in onda su RaiTre).

Boschi va all’attacco: “Trovo vergognoso è che Andrea Scanzi, già sostenitore della tesi ‘il corona virus è solo un raffreddore’, si sia vaccinato in Toscana, non solo saltando la fila ma mettendo insieme una squallida lista di bugie”, scrive la capogruppo renziana su Facebook.

“Pagato dalla Rai, dal Fatto Quotidiano e da La7 per insultarci costantemente” – prosegue Boschi – Scanzi “ha detto che doveva fare il caregiver dei suoi genitori e vorrei capire quando, visto che è sempre in giro. Peraltro i suoi genitori fortunatamente stanno bene. Ha detto che si è iscritto a una lista “di riserva” e si è scoperto che la lista semplicemente non esisteva. Ha detto di aver rispettato le regole quando invece le ha violate in modo squallido, mentendo a tutti. Si dice: ma le regole in Toscana sono così. No, le regole non sono così. Scanzi non poteva vaccinarsi”.

Secondo Boschi, “Scanzi non aveva nessun titolo per saltare la fila. Ha fatto prevalere la sua arroganza, le sue paure, le sue menzogne. E adesso dice addirittura che dovremmo ringraziarlo”.

“Perché gli italiani devono pagare con i soldi del canone Rai un uomo così?”, si chiede la deputata di Italia Viva. “Perché ormai è chiaro che tipo di moralismo senza morale abita la redazione del Fatto Quotidiano: il loro odio contro di noi provoca due pesi e due misure, sempre. Ma la Rai? Chi ha deciso che dobbiamo pagare il canone per un bugiardo come Scanzi?”.

“In Toscana una come me, che è avvocato, avrebbe potuto vaccinarsi un mese fa”, ricorda Boschi. “E chi tra i miei colleghi lo ha fatto, ha rispettato le regole. Se non l’ho fatto io, nonostante abbia voglia come tutti di tornare ad abbracciare i miei nipotini, è stato per evitare polemiche dei moralisti contro di me”.

Boschi conclude con una nota polemica che coinvolge anche Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo, su La7. “Pensate che quando sono stata a Otto e Mezzo anziché parlare della crisi di governo mi hanno fatto il processo perché, in un parco pubblico, ho baciato il mio fidanzato abbassando la mascherina: chissà cosa avrebbero detto se mi fossi vaccinata, rispettando le regole ma prima di altri. Chissà se Lilli Gruber adesso incalzerà il suo opinionista prediletto Scanzi per il vaccino come ha fatto con me per un bacio con la mascherina abbassata”.

Leggi anche: Prima il monologo, poi il pianto vittimista. La figuraccia della Boschi e la lezione di Lilli Gruber (di Luca Telese)

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