Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Anonymous Italia a TPI: “Per fermare il revenge porn pubblichiamo i dati dei pedofili sul web”

Immagine di copertina

“Daniel P., residente ad Ascoli Piceno, scambia il numero della sua ex quindicenne sui vari gruppi, quindi noi scambiamo il suo qui…”. Così twitta il profilo di Anonymous Italia insieme a #LulzSecITA. L’operazione si chiama #OpRevengeGram e l’obiettivo è vendicare chi ha subito i danni del revenge porn pubblicando i riferimenti (nomi, cognomi, cellulari, luoghi di lavoro) di chi frequenta e condivide materiale sui gruppi Telegram denunciati qualche settimana fa dalla stampa. Una scelta promossa dagli “hacktivist” ovvero hacker – attivisti il cui obiettivo è quello di utilizzare la tecnologia per condurre battaglie a favore dei diritti civili. Ad oggi alcuni utenti stanno cancellando i propri profili dai gruppi. Gli stessi gruppi, però, continuano ad esistere, con nuovi utenti e nuovi materiali. TPI, dopo aver raccontato la vicenda sul profilo Instagram, ha intervistato in esclusiva il collettivo di Anonymous Italia che sta portando avanti l’operazione #OpRevengeGram.

anonymous

Come è nato il progetto?
Il progetto è nato dopo che alcune persone all’interno dei nostri canali IRC, hanno segnalato questi gruppi, dove ci si scambiano foto di ragazze nude/parzialmente nude, con nomi e altre informazioni private. Un po’ per curiosità e un po’ perché sembrava non fosse un caso unico, abbiamo deciso di fare ricerche, e ci siamo trovati in una situazione di disgusto totale, in quanto abbiamo trovato molto materiale pornografico di persone giovanissime, forse anche minorenni.
Da chi è composto il team che porta avanti l’operazione? Intendo figure, non nomi: ad esempio giovani, adulti, studenti, professionisti.
La risposta sta nella tua domanda.
In che modo collaborate con la polizia?
Non c’è mai stata nessuna collaborazione diretta con le forze dell’ordine. In ogni caso, abbiamo constatato che ci sono state delle perquisizioni da parte della polizia, nelle abitazioni di alcune delle persone di cui abbiamo pubblicato i dati (ovviamente dopo esserci accertati che il soggetto in questione avesse materiale) con cui si è potuto procedere per una denuncia.

anonymous

Come trovate i gruppi Telegram?
I gruppi principali sono noti a tutti, ed è all’interno di questi che troviamo membri, che consigliano e/o invitano in ulteriori gruppi più nascosti. E’ particolarmente preoccupante quando uno di questi gruppi è mirato ad una persona specifica. Oltre alla diffusione e scambi di immagini, ci sono anche coloro che scambiano nomi di gruppi meno conosciuti.
Cosa potrebbero/dovrebbero fare le piattaforme di comunicazione per evitare che si verifichino nuovi casi come quello dei gruppi segnalati?
Investire in più personale per moderare le piattaforme, e chiudere i canali subito, stroncandoli sul nascere.

anonymous

Un cittadino può aiutarvi? In che modo?
Ognuno dovrebbe stare attento a cosa condivide e con chi, e stare attento a cosa fanno i propri figli, poiché la maggior parte di questi gruppi è gestita da da minori, o comunque giovanissimi. Prima di condividere una foto intima, donne e uomini dovrebbero pensarci mille volte e forse anche così non basterebbe. Questa operazione non è perenne, ha raggiunto lo scopo di portare alla luce del sole un problema che ci riguarda tutti, ora sta ad ognuno salvaguarsi. L’applicazione della legge sul “revenge porn” è da accertare caso per caso, consigliamo di contattare le autorità (polizia postale) quando un innocente è in pericolo o sta subendo ingiustizie di questo genere. Non bisogna necessariamente recarsi presso un ufficio pubblico, ma è possibile effettuare la propria segnalazione anche attraverso il portale “Denunce Via Web” messo a disposizione dalla polizia.

Leggi anche: Il canale shock di Telegram con le foto rubate di minorenni 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin
Cronaca / “L’Aeroporto di Roma Frosinone e il Futuro del Trasporto Aereo nel Lazio”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin
Cronaca / “L’Aeroporto di Roma Frosinone e il Futuro del Trasporto Aereo nel Lazio”
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest
Cronaca / Fedez e l'aggressione a Iovino, un testimone incastra il rapper: "Era lui"
Cronaca / La Sapienza chiude la Biblioteca Alessandrina per contenere le proteste anti-Israele degli studenti
Cronaca / Francia, assalto a un furgone della polizia penitenziaria: uccisi due agenti