Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Amazon ci ha fatti sparire dalla piattaforma”

Immagine di copertina
Credit: REUTERS/Clodagh Kilcoyne

Dopo la multa miliardaria dell’Antitrust al colosso dell’e-commerce, parla a TPI un venditore indipendente: “Non abbiamo aderito alla loro logistica e gli acquisti dei nostri prodotti sono crollati”

Un miliardo e 128 milioni di euro. È la maxi-multa inflitta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ad Amazon per abuso di posizione dominante nella gestione dei servizi e degli ordini online. Il colosso dell’e-commerce, secondo l’Antitrust, avrebbe danneggiato i venditori indipendenti che operano sulla piattaforma, nonché i suoi concorrenti nei servizi di logistica. In sostanza, i venditori che si affidano alla logistica di Amazon per lo stoccaggio della merce in magazzino e i servizi di evasione e spedizione degli ordini, verrebbero “ripagati” ottenendo maggiore visibilità rispetto ai venditori che si limitano ad utilizzare il marketplace del sito, gestendo però la logistica in modo autonomo.

I dettagli della sentenza portano a farsi due domande: se sia effettivamente vero che chi non sceglie la logistica Amazon viene penalizzato e, in secondo luogo, perché un’azienda consapevole di questi svantaggi scelga comunque di organizzare lo stoccaggio della merce e la spedizione degli ordini in proprio. TPI ha raccolto la testimonianza di un venditore che ha raccontato la sua esperienza e ha provato a chiarire entrambi questi aspetti. «Siamo un’azienda che fa parte di un grande gruppo industriale, per il quale rivendiamo alcuni prodotti – ci spiega il venditore, che preferisce non rivelare la sua identità e quella del proprio brand – Ci appoggiamo quindi ad Amazon, così come ad altri e-commerce, ma non abbiamo mai aderito alla loro logistica. La nostra decisione di operare in proprio ci ha estremamente penalizzati: su Amazon non siamo visibili, è molto difficile trovarci. Di conseguenza, non vendiamo quasi nulla: siamo passati nel corso del tempo da 20mila a 3mila euro di ordini l’anno».

Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia
Cronaca / Sostenibilità ambientale, l’Italia il Paese più virtuoso in Europa con l’80% della produzione dell’acciaio derivante dal riciclo di metalli
Cronaca / Poliziotto sottoposto a un test psichiatrico per capire se fosse gay: condannato il Ministero
Cronaca / Milano, uccisero padre violento: fratelli condannati in appello bis
Cronaca / Mattia Giani, si indaga per omicidio colposo per il calciatore morto in campo