Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:26
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Sea Watch, respinto il ricorso presentato dalla Ong alla Corte di Strasburgo per lo sbarco in Italia

Immagine di copertina

Sea Watch Ricorso respinto | Corte di Strasburgo | Migranti

SEA WATCH RICORSO RESPINTO – Come comunicato dal Viminale, è stato respinto il ricorso presentato dai migranti che lo scorso 12 giugno sono stati soccorsi sulla Sea Watch 3 (nave della Ong tedesca Sea Watch). Il ricorso era stato presentato alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco delle persone a bordo.

Non è tardato ad arrivare un commento del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Anche la Corte Europea di Strasburgo – ha dichiarato il leader della Lega – conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna”.

Sea Watch | Ricorso respinto alla Corte di Strasburgo | La vicenda

La Sea Watch 3 è tornata in acqua il 9 giugno scorso. A bordo della nave ci sono ora 42 migranti, salvati dalla nave tre giorni dopo. I migranti si trovavano a bordo di un gommone al largo della Libia. In seguito il ministro Salvini ha firmato un divieto di ingresso nelle acque italiane. Dal 12 giugno quindi la nave è ferma fuori dalle acque italiane a largo di Lampedusa.

La Ong Sea Watch si era appellata alla Corte di Strasburgo per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco. Ed anche l’Unione europea ha chiesto in questi giorni di “trovare una soluzione”. “Facile”, ha invece attaccato il vicepremier italiano e ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Nave olandese, ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto”.

> L’immagine virale della rotta della Sea Watch 3, che vaga a largo di Lampedusa senza poter attraccare

La capitana della nave, Carola Rackete, in un’intervista a Repubblica si è detta pronta anche a sfidare i divieti ed entrare in porto a Lampedusa. L’arcivescovo di Torino invece, monsignor Nosiglia, ha fatto sapere che la sua diocesi “è disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato i migranti”. Il ministro dell’Interno gli ha risposto: “Aiuti prima gli italiani”.

Sea Watch | Ricorso respinto alla Corte di Strasburgo | Il commento degli avvocati della Ong

Sulla sentenza della Corte di Strasburgo gli avvocati della Corte europea dei diritti umani ha espresso “sconcerto”. Le misure d’urgenza per i migranti che si trovano a bordo della nave “apparivano e appaiono necessarie”, secondo i legali.

“La Corte da un lato ha scelto di non intervenire in questa situazione mettendo in dubbio, ma non espressamente negando, la responsabilità italiana in relazione a tutta la vicenda, allo stesso tempo la Corte auspica inspiegabilmente che lo Stato italiano assicuri l’assistenza necessaria a tutte le persone vulnerabili per età p stato di salute”, scrivono in una nota gli avvocati.

“Riteniamo questa decisione contraddittoria e soprattutto problematica dal punto di vista dell’effettiva tutela dei diritti fondamentali e della dignità dell’uomo”, si legge nel comunicato.

Sea Watch | Esposto del Garante dei detenuti in Procura

Il Garante nazionale per i diritti dei detenuti ha presentato alla Procura di Roma un esposto per richiedere una verifica su “eventuali aspetti penalmente rilevanti” nell’attuale blocco della Sea Watch 3.

In una nota il Garante ha spiegato che “non può né intende intervenire su scelte politiche che esulano dalla propria stretta competenza”. “Tuttavia, è suo dovere – si legge ancora – agire per fare cessare eventuali violazioni della libertà personale, incompatibili con i diritti garantiti dalla nostra Carta, e che potrebbero fare incorrere il Paese in sanzioni in sede internazionale”.

In particolare, l’Autorità ha ribadito che “le persone e loro vite non possono mai divenire strumento di pressione in trattative e confronti tra Stati. Ritiene inoltre che la situazione in essere richieda la necessità di verificare se lo Stato italiano, attraverso le sue Autorità competenti, stia integrando una violazione dei diritti delle persone trattenute a bordo della nave”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Ritrovato Edoardo Galli, il 17enne di Lecco che si temeva fosse scappato in Russia
Cronaca / Flavio Briatore è stato operato al cuore a Milano per una patologia rara
Cronaca / Femminicidio, 49enne uccisa a coltellate a Bergamo: arrestato convivente
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Ritrovato Edoardo Galli, il 17enne di Lecco che si temeva fosse scappato in Russia
Cronaca / Flavio Briatore è stato operato al cuore a Milano per una patologia rara
Cronaca / Femminicidio, 49enne uccisa a coltellate a Bergamo: arrestato convivente
Cronaca / Beniamino Zuncheddu, detenuto in celle strette e sovraffollate: avrà un risarcimento di 30mila euro
Cronaca / “Mi hanno derisa”: le lacrime di Francesca per il body shaming in palestra diventano virali sui social | VIDEO
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma
Cronaca / La lettera dal carcere di Ilaria Salis: “Sono in un buco nero ma so di essere dalla parte giusta della storia”
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da quattro giorni: l’ipotesi di una fuga in Russia