Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Campionato in guerra

Immagine di copertina

Squadre escluse. Giocatori che scappano. Formazioni che cambiano città. Così inizia il campionato di calcio in Ucraina

Soffiano venti di guerra sul campionato ucraino iniziato lo scorso weekend. Le squadre della Crimea, il Sebastopoli e il Tavryia di Simferopoli, sono state escluse dal torneo. Sono quattordici quindi, e non più sedici, le formazioni che si contenderanno il titolo di campione d’Ucraina.

Grossi problemi soprattutto per i campioni in carica dello Shaktar Donetsk. La squadra infatti è geograficamente più vicina all’area del conflitto tra governo ucraino e milize filorusse, e i recenti avvenimenti, come l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines diretto a Kuala Lumpur, hanno spaventato alcuni giocatori, che dopo l’amichevole disputata a Lione il 19 luglio, si sono rifiutati di tornare in Ucraina.

Si tratta nello specifico di Texeira, Fred, Dentinho, Ferreira e la stella Douglas Costa. Anche alcuni giocatori del Volyn Lotusk e del Metalis Kharkiv si sono dati alla fuga, preoccupati dalla piega presa dal conflitto. Le squadre di Donetsk come lo Shatkar, il Metalist e l’Olimpik, saranno inoltre costrette a disputare le gare di casa in un’altra città.

Anche l’Uefa è intervenuta vietando le partite nelle coppe tra squadre ucraine e squadre russe. Il panel di emergenza riunitosi lo scorso 16 luglio ha deciso di consentire lo svolgimento delle competizioni UEFA per club a Dnipropetrovsk e Odessa, oltre che a Kiev e Lviv. Questa decisione interessa l’FC Dnipro Dnipropetrovsk e l’FC Chornomorets Odessa, che partecipano rispettivamente al terzo turno di qualificazione di Champions League ed Europa League.

Inoltre il comitato Uefa, dopo aver valutato la richiesta congiunta delle Federazioni, ha deciso che le squadre russe e ucraine non potranno essere sorteggiate le une contro le altre. Di conseguenza, FC Zenit e Dnipro non potranno sfidarsi nella partita valevole per il terzo turno preliminare di Champions League.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Esteri / AstraZeneca ritira il suo vaccino anti-Covid dopo le ammissioni sugli effetti collaterali
Esteri / Gli Usa fermano la fornitura di bombe a Israele, Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. L'annuncio di Hamas: “Colloqui finiti, Israele è tornato indietro”
Esteri / È iniziata l’invasione israeliana di Rafah: "Preso il controllo del valico. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel". Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”
Esteri / Xi Jinping torna in Europa dopo cinque anni e va in visita in Francia, Serbia e Ungheria
Esteri / Russia annuncia esercitazioni militari nucleari contro "minacce dell'Occidente"
Esteri / Cessate il fuoco, Hamas accetta l’accordo di Egitto e Qatar. Israele: “Esaminiamo proposta, ma i preparativi per Rafah continuano”
Esteri / Usa, l’ennesima gaffe di Joe Biden: gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”