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Home » Esteri

Una diciottenne vittima di bullismo si suicida davanti ai genitori

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Brandy Vela veniva continuamente presa in giro dai compagni di scuola per il suo peso, per questo ha deciso di togliersi la vita

Le ripetevano in continuazione che era brutta e grassa. Per giorni, settimane e mesi. Brandy Vela, una ragazza di 18 anni cresciuta in Texas, ha deciso così di mettere la parole fine a questa tortura. Lo ha fatto sparandosi al petto nella sua stanza da letto, mentre i suoi genitori disperati cercavano in ogni modo di strapparle il fucile da caccia che teneva in mano, nel tentativo di farla ragionare. 

Prima di togliersi la vita, Brandy ha inviato un messaggio alla sorella di 22 anni, Jacqueline, che ha immediatamente capito cosa stesse per succedere. “Ti voglio tanto bene, ricorda solo questo, mi dispiace per tutto”, così recitava l’sms inviato da Brandy. 

Una volta ricevuto e letto il messaggio, Jacqueline si è precipitata nella casa di famiglia in Texas. “Ho sentito qualcuno piangere, così sono salita al piano superiore e ho dato un’occhiata alla sua stanza. Lei era contro il muro e si premeva l’arma contro il petto. Piangeva, piangeva, mentre le dicevo di non farlo”, ha raccontato ancora la sorella alla Cnn

I genitori e i nonni hanno scongiurato l’adolescente di mettere giù l’arma, ma senza successo. 

La polizia ha confermato che la studentessa del Texas City High School è deceduta in ospedale. Per lungo tempo, Brandy è stata oggetto di scherno da parte di un gruppo di ragazzi che frequentavano lo stesso liceo. 

Poi nel mese di aprile era iniziata l’odissea sulla rete. I bulli avevano pubblicato il suo numero di telefono sul web e creato dei falsi profili di Brandy sui siti di appuntamenti online, nei quali la giovane si diceva disponibile a incontri sessuali. 

I ragazzi erano già stati segnalati alle forze dell’ordine della contea di Galveston, nello stato del Texas, ma non era mai stato preso nessun provvedimento a riguardo. 

“Sono contento che abbiate avuto ciò che volevate. Spero che questo vi renda felici”, ha scritto in un post il fratello di Brandy, Victor Vela, 19 anni, dopo la morte della sorella. 

Tutto era iniziato con dei messaggi molesti inviati al suo cellulare dai compagni. Brandy aveva segnalato questi episodi poco prima del giorno del Ringraziamento, ha riferito all’Independent la direttrice delle comunicazioni del liceo texano, Melissa Tortorici.

“Abbiamo avviato delle indagini e scoperto che l’applicazione usata per mandare messaggi non era rintracciabile. Abbiamo incoraggiato Brandy a cambiare il suo numero di telefono”, ha sottolineato la donna. 

Nonostante la giovane avesse cambiato numero di cellulare, le molestie persistevano, hanno raccontato i familiari. Tutto questo è continuato per mesi, fino al suicidio. 

Il fenomeno del cyberbullismo è sempre più diffuso negli Stati Uniti. Secondo numerosi bstudi condotti dal Cyberbullying Research Center – che ha preso in esame 15mila studenti delle scuole medie e superiori di oltre 98 scuole negli Stati Uniti – è emerso quanto sia diffuso questo problema soprattutto fra gli adolescenti.

Un altro istituto di ricerca ha invece messo in luce come nel 2015, il 15,5 per cento degli studenti ha confessato di essere stato vittima di bullismo elettronico, rispetto al 14,8 per cento nel 2013 e il 16,2 per cento nel 2011.

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