Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Tecnologia

Gianluca Insolvibile e il metodo Nextworks: dalla passione tecnica all’ecosfera digitale

Immagine di copertina
Nextworks

Gianluca Insolvibile è uno dei fondatori di Nextworks, una delle realtà più singolari dell’innovazione italiana, nata vent’anni fa tra le vie di Pisa, all’ombra delle aule universitarie e dei laboratori storici del Consorzio Pisa Ricerche. Oggi l’azienda è riconosciuta tra i system integrator tecnologici più sofisticati nel campo del living esclusivo, grazie a una visione che ha saputo fondere passione tecnica e intuizione imprenditoriale.

Lo abbiamo incontrato per approfondire la sua idea di cultura dell’innovazione, la visione tecnologica che guida l’azienda e quel sottile confine tra coraggio e incoscienza che spesso accompagna chi sceglie di fare impresa in Italia.

In un’epoca in cui l’innovazione è spesso ridotta a slogan, cosa significa per Gianluca Insolvibile “guidare un’azienda innovativa”?

G.I.: L’innovazione vera non nasce per calcolo, ma per dedizione. Per noi, in Nextworks, è sempre stata una questione di passione tecnica: risolvere problemi, trovare soluzioni eleganti, fare bene le cose anche quando non c’era nessuno a guardarci. Innovare non vuol dire solo introdurre qualcosa di nuovo, ma immaginare prima che il mercato lo chieda e farlo con una visione che tenga insieme tecnologia, persone, contesto.

La vostra storia è partita senza business plan. Oggi invece siete 60 persone e lavorate in tutta Europa. Cosa vi ha guidati?

G.I.: All’inizio? Il puro istinto tecnico. Non eravamo partiti con una visione da startup, non c’era un incubatore, né mentor, né funding. C’erano delle persone competenti, una rete LAN, e la voglia di usare quello che sapevamo per fare qualcosa che non esisteva ancora. Abbiamo sviluppato un centralino VoIP, prima che ci credessero le telco, e uno dei primi sistemi di streaming video quando si usavano ancora i DVD. Ogni volta che qualcosa sembrava troppo avanti per essere venduto, sapevamo che stavamo andando nella direzione giusta.

Il vostro primo cliente fu Azimut-Benetti. Secondo Gianluca Insolvibile un caso o un’intuizione?

G.I.: Un incontro fortunato, ma non casuale. Il problema da risolvere riguardava uno yacht di lusso in navigazione tra continenti: come consentire la visione della TV durante gli spostamenti, senza dover sostituire fisicamente venti schermi a bordo ogni volta che cambiava lo standard televisivo del Paese. La nostra proposta fu radicale per l’epoca: streaming digitale su rete Ethernet, centralizzazione dei servizi, automazione integrata. Da lì è nato tutto. Abbiamo capito che lo yacht non era un oggetto di lusso, ma un ambiente intelligente da connettere e orchestrare. Quella soluzione è diventata la base dei nostri prodotti Sealux e Symphony.

Parla spesso di “ecosfera digitale”. Per Gianluca Insolvibile è solo un concetto o una filosofia operativa?

G.I.: È entrambe le cose. L’ecosfera digitale è l’ambiente in cui viviamo, fatto di dati che generiamo continuamente. L’innovazione più potente oggi è quella che rende invisibile la tecnologia. Una casa che regola da sola la temperatura o segue la musica da una stanza all’altra, un sistema che capisce se un anziano ha bisogno d’aiuto, una rete di oggetti che collaborano in tempo reale: non è futuro, è già realtà. Basta saperla connettere.

In che modo questa visione influenza l’organizzazione interna?

G.I.: Lavoriamo come una bottega tecnologica. Il nostro modello è interdisciplinare e orizzontale, con team che uniscono sviluppo, elettronica, design e visione. La cultura dell’innovazione non nasce in laboratorio, ma si coltiva nella quotidianità. Ogni persona qui è abituata a mettersi in discussione, testare, migliorare. Non c’è una linea di comando, ma una passione condivisa. È questo che tiene viva l’azienda.

Gianluca Insolvibile, dopo vent’anni alla guida di Nextworks, qual è secondo lei il vero valore che un’azienda deve saper trasmettere per durare nel tempo?

G.I.: Il vero valore è la fiducia. Non solo quella che i clienti ripongono in te, ma quella che riesci a costruire ogni giorno all’interno dell’azienda, tra le persone. Dopo vent’anni ho capito che un’impresa non si regge solo su idee brillanti o codice ben scritto, ma su un metodo condiviso, su una cultura fatta di rigore, passione e consapevolezza. Il coraggio degli inizi era in parte incoscienza; oggi è diventato responsabilità. Abbiamo costruito un’azienda che non vende solo software, ma conoscenza, metodo e fiducia. E quella fiducia si conquista riga di codice dopo riga, con la testa e con il cuore.

Chi è Gianluca Insolvibile?

Gianluca Insolvibile è un imprenditore, ingegnere e cofondatore di Nextworks Srl, azienda leader nell’innovazione tecnologica IP-based applicata a contesti di lusso come yacht, smart building e residenze intelligenti.

La sua carriera prende forma nel 2002, quando, insieme a Nicola Ciulli, fonda Nextworks partendo dall’esperienza nei laboratori del Consorzio Pisa Ricerche, uno dei primi centri italiani di trasferimento tecnologico tra università e impresa. Fin da subito, Gianluca Insolvibile orienta l’azienda verso l’integrazione di sistemi eterogenei, concentrandosi sulla digitalizzazione e gestione di reti a pacchetto, anticipando i concetti oggi fondamentali di Internet of Things e Cloud Computing.

La svolta arriva con l’ingresso nel mercato del lusso: il cantiere navale Azimut-Benetti affida a Nextworks un progetto per garantire la visione televisiva a bordo di megayacht durante la navigazione tra continenti. Sotto la guida tecnica e imprenditoriale di Gianluca Insolvibile, nasce una delle prime soluzioni di automazione integrata e distribuzione audio/video su rete IP, oggi evoluta nei prodotti Sealux e Symphony.

Oggi, grazie alla sua leadership, Gianluca Insolvibile ha portato Nextworks a distinguersi in Europa per l’integrazione intelligente di funzioni digitali su un’unica infrastruttura IP: dall’automazione ambientale alla sorveglianza, dalla climatizzazione alla gestione multimediale, in un approccio armonico e centralizzato.

Elemento distintivo del suo metodo è la connessione costante con il mondo della ricerca scientifica, che permette a Nextworks di anticipare i trend di mercato e creare soluzioni realmente su misura. Gianluca Insolvibile rappresenta oggi una figura di riferimento nell’innovazione high-tech italiana, capace di coniugare visione, rigore tecnico e sensibilità per il mercato.

Ti potrebbe interessare
Tecnologia / Digital Angels: nasce DAs Media, il primo smart media center pronta una squadra di 35 professionisti con sedi a Roma e Milano
Tecnologia / Gruppo FS e Microsoft: nasce l’accordo sull’Intelligenza Artificiale
Tecnologia / IA e Sud: dal Molise un progetto per lo sviluppo
Ti potrebbe interessare
Tecnologia / Digital Angels: nasce DAs Media, il primo smart media center pronta una squadra di 35 professionisti con sedi a Roma e Milano
Tecnologia / Gruppo FS e Microsoft: nasce l’accordo sull’Intelligenza Artificiale
Tecnologia / IA e Sud: dal Molise un progetto per lo sviluppo
Esteri / L’Ue apre un’indagine contro Google: “Declassa i contenuti dei media nelle ricerche”
Tecnologia / Le direttrici di sviluppo per un gioco pubblico innovativo e sostenibile: la visione di AGIC e Lottomatica
Tecnologia / Volare nel futuro: appuntamento a Fiumicino
Tecnologia / Sprint24: la tipografia online che semplifica la stampa per aziende e professionisti
Tecnologia / Salvatore Aranzulla contro Google: “Con l’IA si è rotto il patto implicito con gli editori”
Tecnologia / Sicurezza informatica: ecco le previsioni del rapporto Clusit per il 2025
Tecnologia / Fastweb down, segnalati disservizi in tutta Italia: "I tecnici sono a lavoro"