Gianluca Insolvibile e il metodo Nextworks: dalla passione tecnica all’ecosfera digitale
Gianluca Insolvibile è uno dei fondatori di Nextworks, una delle realtà più singolari dell’innovazione italiana, nata vent’anni fa tra le vie di Pisa, all’ombra delle aule universitarie e dei laboratori storici del Consorzio Pisa Ricerche. Oggi l’azienda è riconosciuta tra i system integrator tecnologici più sofisticati nel campo del living esclusivo, grazie a una visione che ha saputo fondere passione tecnica e intuizione imprenditoriale.
Lo abbiamo incontrato per approfondire la sua idea di cultura dell’innovazione, la visione tecnologica che guida l’azienda e quel sottile confine tra coraggio e incoscienza che spesso accompagna chi sceglie di fare impresa in Italia.
G.I.: L’innovazione vera non nasce per calcolo, ma per dedizione. Per noi, in Nextworks, è sempre stata una questione di passione tecnica: risolvere problemi, trovare soluzioni eleganti, fare bene le cose anche quando non c’era nessuno a guardarci. Innovare non vuol dire solo introdurre qualcosa di nuovo, ma immaginare prima che il mercato lo chieda e farlo con una visione che tenga insieme tecnologia, persone, contesto.
G.I.: All’inizio? Il puro istinto tecnico. Non eravamo partiti con una visione da startup, non c’era un incubatore, né mentor, né funding. C’erano delle persone competenti, una rete LAN, e la voglia di usare quello che sapevamo per fare qualcosa che non esisteva ancora. Abbiamo sviluppato un centralino VoIP, prima che ci credessero le telco, e uno dei primi sistemi di streaming video quando si usavano ancora i DVD. Ogni volta che qualcosa sembrava troppo avanti per essere venduto, sapevamo che stavamo andando nella direzione giusta.
G.I.: Un incontro fortunato, ma non casuale. Il problema da risolvere riguardava uno yacht di lusso in navigazione tra continenti: come consentire la visione della TV durante gli spostamenti, senza dover sostituire fisicamente venti schermi a bordo ogni volta che cambiava lo standard televisivo del Paese. La nostra proposta fu radicale per l’epoca: streaming digitale su rete Ethernet, centralizzazione dei servizi, automazione integrata. Da lì è nato tutto. Abbiamo capito che lo yacht non era un oggetto di lusso, ma un ambiente intelligente da connettere e orchestrare. Quella soluzione è diventata la base dei nostri prodotti Sealux e Symphony.
G.I.: È entrambe le cose. L’ecosfera digitale è l’ambiente in cui viviamo, fatto di dati che generiamo continuamente. L’innovazione più potente oggi è quella che rende invisibile la tecnologia. Una casa che regola da sola la temperatura o segue la musica da una stanza all’altra, un sistema che capisce se un anziano ha bisogno d’aiuto, una rete di oggetti che collaborano in tempo reale: non è futuro, è già realtà. Basta saperla connettere.
G.I.: Lavoriamo come una bottega tecnologica. Il nostro modello è interdisciplinare e orizzontale, con team che uniscono sviluppo, elettronica, design e visione. La cultura dell’innovazione non nasce in laboratorio, ma si coltiva nella quotidianità. Ogni persona qui è abituata a mettersi in discussione, testare, migliorare. Non c’è una linea di comando, ma una passione condivisa. È questo che tiene viva l’azienda.
G.I.: Il vero valore è la fiducia. Non solo quella che i clienti ripongono in te, ma quella che riesci a costruire ogni giorno all’interno dell’azienda, tra le persone. Dopo vent’anni ho capito che un’impresa non si regge solo su idee brillanti o codice ben scritto, ma su un metodo condiviso, su una cultura fatta di rigore, passione e consapevolezza. Il coraggio degli inizi era in parte incoscienza; oggi è diventato responsabilità. Abbiamo costruito un’azienda che non vende solo software, ma conoscenza, metodo e fiducia. E quella fiducia si conquista riga di codice dopo riga, con la testa e con il cuore.
Gianluca Insolvibile è un imprenditore, ingegnere e cofondatore di Nextworks Srl, azienda leader nell’innovazione tecnologica IP-based applicata a contesti di lusso come yacht, smart building e residenze intelligenti.
La sua carriera prende forma nel 2002, quando, insieme a Nicola Ciulli, fonda Nextworks partendo dall’esperienza nei laboratori del Consorzio Pisa Ricerche, uno dei primi centri italiani di trasferimento tecnologico tra università e impresa. Fin da subito, Gianluca Insolvibile orienta l’azienda verso l’integrazione di sistemi eterogenei, concentrandosi sulla digitalizzazione e gestione di reti a pacchetto, anticipando i concetti oggi fondamentali di Internet of Things e Cloud Computing.
La svolta arriva con l’ingresso nel mercato del lusso: il cantiere navale Azimut-Benetti affida a Nextworks un progetto per garantire la visione televisiva a bordo di megayacht durante la navigazione tra continenti. Sotto la guida tecnica e imprenditoriale di Gianluca Insolvibile, nasce una delle prime soluzioni di automazione integrata e distribuzione audio/video su rete IP, oggi evoluta nei prodotti Sealux e Symphony.
Oggi, grazie alla sua leadership, Gianluca Insolvibile ha portato Nextworks a distinguersi in Europa per l’integrazione intelligente di funzioni digitali su un’unica infrastruttura IP: dall’automazione ambientale alla sorveglianza, dalla climatizzazione alla gestione multimediale, in un approccio armonico e centralizzato.
Elemento distintivo del suo metodo è la connessione costante con il mondo della ricerca scientifica, che permette a Nextworks di anticipare i trend di mercato e creare soluzioni realmente su misura. Gianluca Insolvibile rappresenta oggi una figura di riferimento nell’innovazione high-tech italiana, capace di coniugare visione, rigore tecnico e sensibilità per il mercato.