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Tour de France 2025: Kaden Groves, da Posilippo a Pontarlier

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L’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceunick) ha vinto per distacco la ventesima tappa del 112° Tour de France lungo 184 chilometri di saliscendi continui da Nantua a Pontarlier. L’oceanico, da oggi nel club esclusivo di coloro che hanno conquistato successi in tutti i tre grandi giri, ha trionfato in modo decisamente insolito dalle nove volte precedenti, sette alla Vuelta Espana e due al Giro d’Italia. Pur essendo uno dei migliori sprinter in circolazione, anziché attendere la volata, che sarebbe stata per lui una formalità, ha preferito l’azione solitaria da lontano. Alla piazza d’onore, staccato di 54”, è giunto l’olandese Frank van den Broek (Team Picnic PostNL) che ha preceduto il connazionale Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick Step), terzo a 59”.

Com’era prevedibile, non ha subito alcuna variazione la classifica generale. Domani, dopo un sabbatico olimpico in cui il Tour si era concluso a Nizza, si arriverà a Parigi sui Campi Elisi con il campione del mondo Tadej Pogacar (XRG UAE Team Emirates) in maglia gialla, forte del consistente vantaggio di 4’24” sull’eterno rivale, il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike). A salire sul gradino più basso del podio sarà il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull Bora Hansgrohe), distante 11’03” dallo sloveno. Su un livello più basso, ma comunque importante, verrà premiato anche il friulano Jonathan Milan (Lidl Trek), terzo italiano nella storia dopo Franco Bitossi (1968) e Alessandro Petacchi (2010) a conquistare la maglia verde della classifica a punti.

La gara odierna ha vissuto il suo momento topico dopo 40 chilometri quando si è materializzata una sortita di 13 corridori: il campione del Belgio, Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), gli italiani Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e Simone Velasco (XDS Astana Team), lo spagnolo Ivan Romeo (Movistar Team), i francesi Ewen Costiou (Arkéa B&B Hotels), Romain Gregoire (Groupama FDJ) e Jordan Jegat (Team TotalEnergies), il britannico Jake Stewart (Israel Premier Tech), gli australiani Kaden Groves e Harry Sweeny (EF Education Easy Post) e gli olandesi van den Broek ed Eenkhoorn. Il gruppo, preso atto della fuga, ha deciso di prendersi una giornata di riposo, arrivando al traguardo con oltre sette minuti di ritardo.

Tra gli uomini in avanscoperta si è svolta una battaglia senza quartiere con scatti a ripetizione che hanno generato una corsa in continua evoluzione. L’episodio decisivo è avvenuto ai meno 20 dal traguardo, al termine della discesa dell’ultimo GPM, la Côte de Longeville. Con la strada bagnata dalla pioggia incessante, sono finiti lunghi sull’asfalto i due corridori in testa al drappello, Romeo e Gregoire. Quelli a loro ridosso sono riusciti a non cadere, pur essendo costretti a mettere piede a terra. Senza colpo ferire Groves, van den Broek ed Eenkhoorn si sono trovati al comando con un vantaggio di mezzo minuto. I due tulipani, però, hanno deciso di rialzarsi a 16 chilometri dall’arrivo mentre Groves, nonostante fosse favorito in caso di volata conclusiva, ha tirato dritto andando così a cogliere, con pieno merito, il successo più prestigioso della sua carriera.

Domani al tramonto andrà in scena l’ultimo atto della Grande Boucle 2025: la ventunesima tappa sulla distanza di 132 chilometri da Mantes-la-Ville agli Champs-Élysées. Per ricordare le imprese dei giochi olimpici della scorsa estate, nel percorso sono stati inseriti tre passaggi sulla collina di Montmartre. Questa novità, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe rendere la gara più interessante, evitando lo svolgimento della tradizionale, e noiosa, volata di chiusura.

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