Tour de France 2025: Van Aert s’imbuca nella festa di Tadej
Il campione del mondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto il 112° Tour de France, conclusosi stasera sotto la pioggia sui Campi Elisi parigini, ripristinati nella loro funzione d’arrivo istituzionale dopo il sabbatico olimpico che aveva visto l’epilogo 12 mesi fa sulla Promenade des Anglais a Nizza. Il fuoriclasse di Komenda, che ha così conquistato il suo quarto successo nella Grande Boucle, ha preceduto in classifica generale di 4’24” l’eterno antagonista, il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike), con il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull Bora Hansgrohe), staccato 11’03”, che è salito sul gradino più basso del podio. Festeggia, seppur in tono minore, l’Italia con il friulano Jonathan Milan (Lidl Trek) che si è imposto nella graduatoria a punti valida per l’assegnazione della maglia verde, impresa riuscita, in precedenza, solo a Franco Bitossi nel 1968 e Alessandro Petacchi nel 2010.
La decisione degli organizzatori di neutralizzare la corsa, causa maltempo, a 50 chilometri dal traguardo, rendendo così avulsi dalla classifica i tre giri finali comprendenti la salita di Montmartre, ha causato una cernita fisiologica tra i pochi corridori interessati alla frazione odierna e i molti semplicemente felici di portare a termine tre settimane di fatiche senza danni. Al resto ci ha pensato Tadej, facendo selezione sui primi due passaggi verso la chiesa del Sacro Cuore. Dopo il secondo passaggio in vetta, a poco più di 20 chilometri dall’arrivo, sono rimasti in cinque in sua compagnia: il connazionale Matej Mohoric (Bahrain Victotious), gli italiani Davide Ballerini (XDS Astana Team) e Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e il duo Visma Lease a Bike formato dallo statunitense Matteo Jorgenson e dal fiammingo Wout Van Aert.
Proprio il belga, nell’ultima ascesa, ha sfoderato, in risposta alla rasoiata di Pogacar, uno scatto di quelli a cui ci aveva abituato a inizio carriera e che si temeva non fosse più nelle sue corde. Incredibile a vedersi, lo sloveno si è staccato, rinunciando, poi, a un pericoloso inseguimento nella discesa sul pavè bagnato. Dopo la vittoria al Giro d’Italia sulle Strade Bianche, Van Aert ha così colto un altro successo di prestigio.
Digerito il poker del figlio del Tricorno, che così si è portato a un solo successo dai quattro moschettieri (Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain), da domani si inizierà a parlare della sua eventuale partecipazione alla Vuelta. La corsa spagnola, che partirà da Torino sabato 23 agosto, offrirebbe a Tadej, in caso di partecipazione e conseguente vittoria, la possibilità di compiere, a un anno di distanza dall’accoppiata rosagialla, quella giallorossa. L’impressione, però, è che Pogacar non sia troppo entusiasta dell’idea. Chi vivrà, vedrà.