Tour de France 2025: il pellicano concede il bis
L’olandese Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) ha vinto la diciannovesima tappa del 112° Tour de France, seconda e ultima delle due frazioni alpine, lungo il percorso ridotto di 93 chilometri da Beaufort a La Plagne. Il pellicano, com’è chiamato in patria, ha bissato il successo di Superbagneres de Luchon, precedendo di due secondi il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) che, finalmente, è riuscito ad avere la meglio in uno sprint sul campione del mondo Tadej Pogacar (XRG UAE Team Emirates), giunto terzo. Praticamente immutata la classifica generale con il fuoriclasse di Komenda che conserva 4’24 sullo scandinavo. La lotta per il terzo posto tra il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull Bora Hansgrohe) e lo scozzese Oscar Onley (Team Picnic PostNL), separati di soli 22″ alla partenza questa mattina, si è risolta a favore del teutonico che ha confermato la posizione in graduatoria a 11’09 dallo sloveno.
Come anticipato in apertura, si è resa necessaria la riduzione del tracciato, da 133 a 93 chilometri, dopo la scoperta d’un focolaio di dermatosi nodulare in una mandria bovina. Questo ha comportato l’annullamento del passaggio sul Col des Saisies. Un effetto collaterale dell’accorciamento, per la gioia di Jonathan Milan (Lidl Trek), è stato l’avvicinamento alla partenza del traguardo a punti di Villard sur Doron che il toro di Buja non si è lasciato sfuggire. Oramai è certo: dopo Franco Bitossi (1968) e Alessandro Petacchi (2010) domenica prossima per la terza volta un italiano conquisterà la maglia verde.
Successivamente, si è assistito a una gara tutt’altro che esaltante. Il francese Lenny Martinez (Bahrain Victorious), a caccia di punti per la maglia a pois, lo sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe) e l’altro transalpino Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick Step), vincitore sul Mont Ventoux martedì scorso, sono scattati sul Cormet de Roselend. La UAE ha concesso poco spazio a questo tentativo che si è esaurito ai piedi della salita conclusiva dove si è presentato un drappello di 26 corridori. Sotto l’azione della Decathlon AG2R La Mondiale il numero dei battistrada si è dimezzato nello spazio di pochi tornanti. Un successivo scatto della maglia gialla ha lasciato in avanscoperta i diarchi con il sorprendente Arensman. Preso atto del ritmo non proibitivo imposto dallo sloveno, l’olandese ha deciso di tentare la sorte. Tadej e Jonas non hanno reagito, favorendo così il rientro di Lipowitz e Onley, in lotta tra loro per il gradino più basso del podio sui Campi Elisi. Ai meno due lo scozzese ha ceduto. Il tedesco, ringalluzzito da questo evento, ha aumentato il ritmo mettendo a rischio la vittoria del tulipano che, sul traguardo, ha mantenuto un vantaggio minimo su Vingegaard in rimonta.
Domani andrà in scena il penultimo atto di questa edizione della Grande Boucle. La ventesima tappa porterà i corridori da Nantua a Pontarlier attraverso 184 chilometri infarciti di saliscendi. Ci sarà spettacolo ma nulla cambierà in graduatoria.