Tour de France 2023, dodicesima tappa: Izaguirre, sette anni dopo
Lo spagnolo Ion Izaguirre (Cofidis) ha vinto per distacco la dodicesima tappa del 110° Tour de France lungo 169 chilometri di saliscendi che hanno portato i corridori da Roanne a Belleville-en-Beaujolais. Il trentaquattrenne basco, già appartenente al ristretto circolo di coloro che hanno vinto una frazione in tutti i tre grandi giri, ha così conquistato il suo secondo successo alla Grande Boucle dopo quello ottenuto nel 2016 a Morzine. Alle spalle del vincitore, distanziato di 58”, si è piazzato il francese Mathieu Burgaudeau (TotaEnergies) che ha preceduto il sempre positivo statunitense Matteo Jorgenson (Team Movistar). La classifica generale è rimasta immutata con il danese Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) in maglia gialla con un margine di 17″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e di 2’40” sull’australiano Jai Hindley (Bora Hansgrohe).
La frazione odierna era l’ultima relativamente impegnativa prima di cinque giornate durissime che saranno intervallate dal secondo riposo in programma lunedì 17 luglio. Nonostante ciò, si assisteva ad un inizio scoppiettante, ad andatura talmente elevata da impedire la formazione d’una fuga. A metà percorso, finalmente arrivava la luce verde. Si formava così un plotoncino composto dai seguenti 14 corridori: i francesi Thibaut Pinot (Groupama FDJ), Mathieu Burgaudeau, Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Guillaume Martin (Cofidis), i belgi Tiesj Benoot (Jumbo Visma), Dylan Teuns (Israel Premier Tech), Victor Campenaerts (Lotto Dstny) e Jasper Stuyven (Lidl Trek), il costaricano Andrey Amador (EF Education EasyPost), il Mads Pedersen (Lidl Trek), l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin Deceuninck), lo spagnolo Ion Izagirre, il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar Team), il norvegese Tobias Halland Johannessen (UnoX Pro Cycling Team) e l’americano Matteo Jorgenson. Gli attaccanti rapidamente guadagnavano un paio di minuti sul gruppo dei migliori.
A 50 chilometri dall’arrivo partiva Van der Poel, prima portandosi dietro Amador e poi, liberatosi del centro americano, in solitaria. Al nipote di Raymond Poulidor, però, andava di traverso l’ultima salita di giornata: il Col de la Croix Rosier, piazzato ai meno 35 dall’arrivo. A metà ascesa il vincitore di Sanremo e Roubaix veniva ripreso da Jorgenson e Pinot su cui poi si riportavano anche Martin, Benoot, Burgaudeau, Johannessen e Izagirre. Era proprio quest’ultimo, dopo aver rifiatato per un chilometro, a partire in modo perentorio, salutando definitivamente gli ex compagni d’avventura. Costoro, anche per via dell’azione di disturbo di Martin, compagno di squadra del basco, non riuscivano a trovare l’accordo per imbastire una reazione che riportasse il basco a portata di tiro. Izaguirre vinceva in carrozza, regalando alla Cofidis il secondo successo di giornata dopo quello di Victor Lafay a San Sebastiano.
Domani, venerdì 14 luglio festa nazionale francese, andrà in scena la tredicesima tappa, una frazione breve ancorché brutale che porterà i corridori da Châtillon-Sur-Chalaronne in vetta al Grand Colombier sul Jura. Dopo 75 chilometri completamente pianeggianti, si comincerà lentamente a salire in direzione del traguardo volante di Hauteville-Lompnes. Seguirà una breve discesa fino a Culoz dove comincerà l’ascesa verso il traguardo: 17,4 km al 7% di pendenza media. La tavola è pronta per l’ennesima sfida tra i diarchi di questo Tour de France.