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Giro d’Italia 2025: il Primoz graffio di Roglic

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Il britannico Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) ha conquistato la seconda tappa del 108° Giro d’Italia, una frazione a cronometro di 13.700 metri, quasi totalmente pianeggianti, attraverso le strade di Tirana con il tempo di 16’07” alla media di 51.003 km/h. Il 21enne gallese, nel divenire il più giovane vincitore d’una prova contro il tempo nella storia della corsa rosa, ha preceduto d’un solo secondo lo sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe) con l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) che, pur penalizzato da una caduta, ha conquistato la terza moneta a 3” dal vincitore.
Una perfetta applicazione della legge del contrappasso ha consentito al campione di Trbovlje  d’impadronirsi della maglia rosa con lo stesso margine minimo che gli ha negato la vittoria di giornata. Al danese Mads Pedersen (Lidl Trek), infatti, non è bastato disputare la migliore crono della carriera, finendo settimo a 12” da Tarling, per conservare il simbolo del primato. In graduatoria, al terzo posto è salito il boemo Mathias Vacek (Lidl Trek) a 5”. Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG), considerato l’antagonista principale di Roglic per il successo finale, ha accusato un ritardo di 16” dallo sloveno. Adesso in classifica generale il valenciano è quinto preceduto anche dal compagno di squadra, lo statunitense Brandon McNulty, quarto a 12”.
La frazione odierna ha svolto alla perfezione il compito prefisso. La classifica, seppur con distacchi limitati, ne è uscita allungata. Gli scalatori, che hanno accusato ritardi oscillanti tra i 30 secondi e il minuto, saranno, quindi, costretti a uscire allo scoperto già a partire dalla frazione di domani che chiuderà il trittico albanese d’inizio Giro d’Italia. Si pedalerà, lungo 160 chilometri, con partenza e arrivo a Valona. Ai meno 40 dal traguardo, il GPM del Passo di Logara registrerà il primo passaggio della corsa oltre quota 1.000 metri. Sulla carta dovrebbe essere una giornata da fuga a lunga gittata. Non va, tuttavia, esclusa una possibile alleanza estemporanea tra Visma e Lidl che tenga cucita la gara. Si arriverebbe così a una volata ristretta in cui, grazie al gioco degli abbuoni,  Roglic potrebbe gioiosamente liberarsi della maglia rosa, restituendola a Pedersen.
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