Giro di Lombardia 2025: più puntale delle tasse, arriva la scala reale di Tadej
Il campione del mondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) ha vinto per il quinto anno consecutivo il Giro di Lombardia. Alla piazza d’onore, staccato di 1’48”, si è classificato il fiammingo Remco Evenepoel, al suo ultimo giorno in maglia Soudal Quick Step, precedendo l’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), giunto terzo a 3’14”. Degna di menzione la quarta moneta, a 3’49” dal vincitore, del grande protagonista di giornata, lo statunitense Quinn Simmons (Lidl Trek).
Pur scontata nell’esito, l’edizione 119 delle corsa delle foglie morte è stata palpitante per buona parte dei suoi 241 chilometri. Il merito di ciò va ascritto a Simmons. Partito al chilometro zero, l’americano ha trovato rapidamente 13 alleati: lo sloveno Gal Glivar (Alpecin Deceuninck), il francese Thibault Guernalec (Arkéa B&B Hotels), lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious), l’italiano Walter Calzoni, (Q36.5 ProCyclingTeam), il belga Louis Vervaeke (Soudal QuickStep), il danese Asbjørn Hellemose e l’australiano Michael Matthews (Jayco AlUla), il britannico Bjoern Koerdt (Team Picnic PostNL), il trentino Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), l’olandese Bart Lemmen (Visma Lease a Bike) e il trio Ineos Grenadiers composto dal recordman dell’ora Filippo Ganna, dall’australiano Lucas Hamilton e dal monegasco Victor Langellotti. Superata senza danni l’ascesa al Ghisallo, il drappello degli attaccanti si è man mano assottigliato lungo i 4.400 metri di dislivello previsti dal percorso. Ai meno 85 dall’arrivo, sulla salita della Crocetta, il campione a stelle e strisce, resosi conto della rimonta del plotone, ha rotto gli indugi, tentando l’assolo verso il traguardo.

Inizialmente è parso che Simmons riuscisse a contenere il recupero del gruppo, pilotato dalla UAE. Tuttavia, sul Passo di Ganda, iniziato dal battistrada con un vantaggio di 2’17”, l’azione della squadra emiratina ha dato i suoi frutti. Grazie al lavoro di Sivakov, Vine e Majka, quest’ultimo alla sua gara d’addio, Pogacar ha prima ridotto il plotone a poche unità per poi scattare, facendo il vuoto, ai meno 36 dal traguardo. Il generoso rosso americano è stato fagocitato nello spazio di 2.000 metri mentre tutti gli altri hanno ceduto in modo progressivo. Transitato in vetta al Ganda con un minuto di vantaggio, lo sloveno ha poi ampliato il suo margine negli ultimi chilometri.
Con il successo odierno Tadej ha scritto una nuova pagina nella storia del grande ciclismo. Sempre vittorioso nelle sue cinque partecipazioni nella corsa delle foglie morte, oggi ha eguagliato il record di successi totali di Fausto Coppi, capace di vincere consecutivamente, però, solo quattro volte, dal 1946 al 1949. Guardando alla stagione 2025 nel suo insieme, il fuoriclasse di Komenda ha conquistato tre delle cinque classiche monumento, giungendo terzo nella Milano-Sanremo e secondo nella Parigi-Roubaix. In aggiunta ha trionfato sia al Tour de France che al mondiale. Roba da non crederci: il trono di Eddy Merckx comincia a scricchiolare.