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Home » Spettacoli

Brenda Lodigiani: “Fiera delle mie origini sinti, ho trascorso l’infanzia in un campo rom”

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La comica Brenda Lodigiani: “Fiera delle mie origini sinti”

La comica Brenda Lodigiani ha rivelato per la prima volta le sue origini per metà sinti, motivo per cui ha trascorso la sua infanzia tra la periferia e il campo rom.

Intervistata dal Corriere della Sera in occasione del suo primo romanzo, Accendi il mio fuoco, l’attrice è diventata nota grazie alla terza edizione di Lol e, ora, al programma di Sky GialappaShow in cui propone numerose imitazioni e personaggi, tra cui quello della cantante Annalisa.

“Mai avrei pensato di pubblicare un libro, io che al massimo scrivo i post su Instagram – afferma Brenda Lodigiani – Non volevo per forza scrivere qualcosa di ironico. Piuttosto è stato spontaneo andare a pescare nell’autobiografico. Forse perché per me, abituata da sempre a lavorare in un team, questo libro rappresenta il primo lavoro mio e solo mio”.

Per la prima volta, la comica svela le sue origini per metà sinti: “La mia protagonista si chiama Kelly… una furbata visto che mi chiamo Brenda (il riferimento è ai due personaggi di Beverly Hills 90210, ndr.). Anche lei, come me, prova la sensazione di voler appartenere a un gruppo ma non essere abbastanza. E’ troppo bionda per confondersi con i suoi cugini sinti e troppo sinti per essere inclusa dai bambini ‘fighi’ della sua cittadina di provincia”.

Una storia tutto sommato autobiografica: “In comune abbiamo un forte spirito di adattamento, ma la sensazione era spesso quella di essere sdoppiata: da una parte c’era la vita al campo, dai cugini. Dall’altra, quella ‘normale’, di provincia. Ero un po’ sfigatella, non avevo vestiti di marca, mia mamma mi prendeva le scarpe da ginnastica Nike”.

Cresciuta a Sant’Angelo lodigiano, Brenda Lodigiani rivela: “Arriva da lì l’aria popolare che si respira nel romanzo. E da lì è partito il mio lavoro di osservazione degli esseri umani. Per quanti giri possa fare, basta un profumo per tornare ad essere quella bambina lì, cresciuta in un quartiere molto popolare, in cui c’erano pochi bambini ma con quelli eravamo una banda, una comune in cui ti scambiavi vestiti e varicelle. Era un altro modo di vivere, che ora non posso nemmeno pensare di far provare ai miei figli: abito a Milano e non so neanche come si chiamano i miei vicini di pianerottolo”.

La comica, poi, rivela come ha vissuto le sue origini sinti: “Io bene, mia mamma meno: lo ha scoperto quando era già adolescente. Mia nonna, che viveva nelle carovane, l’aveva abbandonata, affidandola a una famiglia di Gagi (ovvero persone non nomadi). Nel tempo e con mille fatiche, ha poi riallacciato i rapporti. Io così ho potuto godere della parte più bella e spensierata di questa cosa: per me era una meraviglia andare nel campo, dove c’erano tanti bambini, ogni giorno un’avventura, sempre in un posto differente. Lì potevo fare davvero quello che volevo. Infatti, al rientro delle vacanze, rinchiudermi di nuovo dentro gli schemi era un piccolo dramma”.

Sul perché non ne avesse mai parlato, afferma: “Per me non sono mai state un peso o un tabù, ma ho tenuto sempre un secondo binario in cui correva questa altra vita. Anche io, come Kelly, ho un aspetto insospettabile. Mia mamma, bellissima, è una morettona con occhi verdi meravigliosi. Io sono bionda, chiara… e da bambina volevo essere quella roba lì: per essere credibile volevo mettermi gonne lunghe a fiori… gonne che tutt’ora ho nel mio armadio, ma alla fine non metto mai”.

Poi, è arrivato lo spettacolo: “La danza mi ha salvato la vita. Mi piaceva ballare e i miei mi avevano iscritta a un corso: sognavo di diventare una ballerina. Non ero la più brava e lo sapevo ma sono molto competitiva e non ho mai mollato. A 18 anni mi hanno presa per lavorare a Disney Channel”.

Sulla sua partecipazione al programma della Gialappa’s Band dichiara: “È il sogno di ogni comico. Sono felicissima: sono le migliori spalle che si possano avere. Si lavora duramente, non fanno mai andare in onda una cosa in cui non credono, ma avverti di essere nelle condizioni per dare il meglio”.

Proprio nel programma ha avuto di recente modo di conoscere Paola Cortellesi: “Se ho iniziato a fare questo lavoro è grazie a lei. La guardavo in tv e ho capito che quello che avevo dentro si poteva tradurre in quella cosa lì, che vedevo fare solo da lei. Per me è stata fondamentale. Quando l’ho vista, io che ho sempre una discreta faccia da tolla, non sono riuscita a fare molto se non abbracciarla. Un momento magico”.

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