Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:15
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Obama incontra Xi Jinping

Immagine di copertina

Due giorni di visita ufficiale in America per il presidente cinese: il dibattito si concentrerà sulla cybersicurezza

Nell’agenda di Barack Obama e Xi Jinping c’è un appuntamento comune: due giorni –venerdì 7 e sabato 8 giugno– nella moderna reggia di Sunnylands a Rancho Mirage, California. Si terrà qui il primo incontro ufficiale tra il presidente cinese eletto solo qualche mese fa e il capo di stato americano. 

Il tema principale della visita, oltre alle consuetudini diplomatiche (“ci incontreremo per rafforzare le alleanze, le amicizie, il partenariato strategico, etc” hanno detto più o meno i due) sarà principalmente uno: la cybersicurezza. Si discuterà di economia, finanza e commerci certo; ma non saranno questi gli argomenti principali. Che che se ne pensi, la cybersicurezza è una materia che interessa ad entrambi, tanto a Barack Obama, che cerca una tregua, quanto a Xi Jinping, che la può usare come merce di scambio. Il Pentagono è anni che continua a dire senza mezze misure che «La Cina è lo Stato maggiormente coinvolto in attività di spionaggio cibernetico del mondo» e proprio la settimana il Washington Post ha parlato di armamenti compromessi da hacker cinesi. Ma il problema non riguarda solo il settore militare, anzi — sono in molti a denunciare con forza il continuo perpetrarsi di furti di proprietà intellettuale (brevetti, informazioni industriali, dati sensibili, progetti…) ai danni di aziende e società americane. 

È qui che Barack Obama cercherà di focalizzare la discussione, lasciando agli addetti ai lavori i discorsi più tecnici e militareschi (gli ufficiali cinesi e americani si incontreranno in luglio per discutere di cyberwarfare nuda e cruda).

Se è innegabile che siano numerosissimi gli attacchi che gli USA e altre nazioni ricevono da computer situati in Cina, il governo e l’esercito si sono sempre dissociati totalmente dalle violazioni – difendendo sempre le loro posizioni. Nonostante ciò, c’è comunque un oscuro rapporto tra il mondo cybernetico militare cinese, guidato dal famelico Terzo Dipartimento dell’Esercito Popolare di Liberazione, e il sottosuolo degli hacker “civili”. Molto spesso, infatti, hacker e smanettoni vengono reclutati e messi alle dipendenze come veri e propri soldati informatici. Lo stesso avviene con le grandi aziende di telecomunicazioni, che ricevono finanziamenti dallo Stato solo se lasciano libertà di manovra all’esercito all’interno dell’azienda. 

Obama chiede una tregua, quindi. Che garantisca agli USA di rimanere i padroni del cyberspazio, senza che ci sia il fiato sul collo di una potenza lontana e difficile da controllare, con una rete internet tanto pericolosa quando impossibile da decifrare. Ma cosa vorrà in cambio la Cina? Le speculazioni sono partite: la linea percorsa dagli analisti è che Xi Jingping chieda a Obama un allentamento del suo programma “Pivot to Asia”, cioè la strategia americana delle alleanze politico-militari in Asia per contornare la possibile espansione cinese. Levare quindi il fiato sul collo, esattamente quello che chiede Obama.

L’indizio che avvalora questa tesi è arrivato sabato scorso. Chuck Hagel, segretario alla difesa americano, si trovava a Singapore per una conferenza sulla sicurezza nel Oceano Pacifico (il Shangri-La Dialogue) e ha apertamente accusato la Cina di attaccare gli USA nel cyberspazio. Gli ha prontamente ribattuto un generale cinese: «la ringrazio per aver menzionato così tante volte la Cina (31, per l’esattezza) ma questo tentativo di contrastare quello che per voi è un rafforzamento dell’esercito cinese, non ci convince». Il cyberspazio lo insegna: con la Cina non si scherza.  

iMerica è un sito che racconta il meglio (e il peggio) degli Stati Uniti. [E ha appena compiuto un anno!]
Sito: www.imerica.it
Facebook: 
iMerica – Cronache sugli USA
Twitter: 
@iMerica_it

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 9 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Cronaca / Foto shock della sanitaria: caposala posta la foto di lei che ricuce un cadavere. Verifiche dell’Asl di Brindisi
Politica / Migranti, Meloni: “Basita per sentenza Catania, pezzo Italia favorisce ingressi illegali”
Esteri / Ryanair, ira presidente Enac: “Non mi faccio dire da un ad una cosa così grave”
Cronaca / Bimbo di 2 anni in gravi condizioni da 2 mesi dopo aver mangiato formaggio di malga. Indagato il malgaro
Senza categoria / Eros Ramazzotti bacia in bocca la figlia Aurora al concerto, è polemica: “I baci in bocca coi genitori no”
Senza categoria / Il giovane Montalbano: le anticipazioni (trama e cast) della seconda puntata (replica)