Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Guerriglia urbana in Tunisia

Immagine di copertina

Duri scontri tra la polizia e i salafiti di Ansar al Sharia, che hanno sfidato il divieto di manifestare imposto dal governo

La polizia tunisina e i sostenitori di Ansar al-Sharia sono stati i protagonisti di violenti scontri, in seguito al divieto imposto sul raduno annuale del gruppo islamista. Gli scontri hanno causato la morte di un giovane di 27 anni, Moez Dahmani, mentre 14 sono le persone rimaste ferite (11 poliziotti e 3 manifestanti).

Il governo ha negato l’autorizzazione per il raduno, ma i manifestanti si sono presentati in massa, così da costringere la polizia tunisina a intervenire con i gas lacrimogeni. “Non abbiamo bisogno di autorizzazione, questa ci è stata concessa da Dio”, ha detto un manifestante.

Due i fronti degli scontri: il primo nel centro della città di Kairouan, proprio il luogo designato come centro del raduno, dove i salafiti hanno lanciato pietre contro la polizia; il secondo nel quartiere di Ettadamen di Tunisi, dove i sostenitori hanno eretto delle barricate e hanno inneggiato alla caduta del “tiranno”, provocando la polizia che è intervenuta con i gas lacrimogeni e con alcuni spari in aria con l’obiettivo di far disperdere i manifestanti.

Questo duro intervento da parte del governo tunisino è il risultato dell’inasprirsi dei rapporti tra Ansar al-Sharia e il partito islamista al governo Ennahda. Ansar al-Sharia è considerato il gruppo più radicale emerso dopo la rivoluzione del 2011.

“Ansar al-Sharia è un’organizzazione illegale che sfida e provoca l’autorità dello Stato”, ha detto Ali Larayedh, primo ministro tunisino. “Una minaccia per la sicurezza pubblica”, ribatte il ministero degli Interni.

Nel frattempo, Seiffedine Rais, portavoce del gruppo dei salafiti, è stato arrestato mentre faceva jogging di fronte alle forze di polizia, che hanno giudicato quest’azione come una vera e propria “provocazione”.

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Trump vestito da Papa, la confusa risposta di Lollobrigida: “Anche i leader di Cina, India e Africa si vestono in modi che non condividiamo” | VIDEO
Senza categoria / Micaela Ramazzotti: “Quando ho conosciuto Claudio Pallitto stavo ancora con Paolo Virzì. La lite al ristorante? Epilogo di una separazione dolorosa”
Senza categoria / A che ora finisce la terza serata del Festival di Sanremo 2025: l’orario su Rai 1
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Trump vestito da Papa, la confusa risposta di Lollobrigida: “Anche i leader di Cina, India e Africa si vestono in modi che non condividiamo” | VIDEO
Senza categoria / Micaela Ramazzotti: “Quando ho conosciuto Claudio Pallitto stavo ancora con Paolo Virzì. La lite al ristorante? Epilogo di una separazione dolorosa”
Senza categoria / A che ora finisce la terza serata del Festival di Sanremo 2025: l’orario su Rai 1
Senza categoria / Independence Day – Rigenerazione: tutto quello che c’è da sapere sul film
Senza categoria / Sanremo 2025 streaming e diretta tv: dove vedere la seconda serata del Festival
Senza categoria / Lettera a TPI – Nelle scuole bisogna far applicare l’obbligo del PEI e del PDP
Senza categoria / Le trappole di Giorgia: ecco le principali insidie del 2025 per il Governo
Senza categoria / Ilary Blasi: “La lite con Silvia Toffanin e Pier Silvio Berlusconi? Ecco la verità”
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"
Senza categoria / Carla: tutto quello che c’è da sapere sul film sulla Fracci (replica Rai 3)