Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Dio c’è, ed è online

Immagine di copertina

Nel libro di Fabrizio Vecoli uno spaccato della spiritualità in rete. E Internet diventa dio

Le chiese saranno anche vuote, ma le chatroom, i forum e i meandri del World Wide Web brulicano di sacro. Mentre le società tradizionali si liquefanno sotto i colpi della globalizzazione e dei cataclismi tecnologici, la religione ha trovato il suo nuovo locus in un non-luogo che di questo sconvolgimento è il simbolo – Internet, appunto. Con forme e modalità rivoluzionarie.

Questa è la storia che Fabrizio Vecoli, professore di Storia del Cristianesimo e Teoria nelle scienze religiose a Montreal, ci racconta ne “La religione ai tempi del web”, godibilissimo saggio uscito per i tipi di Laterza. Vecoli ci fornisce una panoramica ampia ma dettagliata delle numerosissime sfaccettature del peculiare rapporto fra rete e spiritualità.

Le religioni tradizionali – con la notevole eccezione dell’Islam – sono state in sostanza destabilizzate dal medium digitale , arrangiandosi ad utilizzarlo come nuovo metodo di proselitismo mentre ne mal sopportano “l’eccessiva apertura” e la natura intrinsecamente anti-gerarchica. Seppure non manchino le eccezioni, come la chiesa virtuale di San Pixel o le squadre di missionari virtuali che cercano di evangelizzare gli utenti di World of Warcraft o Second Life, le realtà religiose più consolidate sembrano avere una certa diffidenza nei confronti della rete (ma va detto che il volume è stato dato alle stampe prima dello sbarco pontificale su Twitter).

Al contrario, Internet è la culla di una pletora di nuove chiese, sette politeiste e combriccole pseudo-spirituali che praticano il loro credo camminando sul sottile confine fra religione, gioco di ruolo e pagliacciata misticheggiante. È il caso dei cybersciamani, che cercano il nirvana navigando a oltranza nelle pagine web non indicizzate, e, soprattutto, dei seguaci del Matrixism o della Chiesa degli Jedi , rispettivamente modellate sulla trilogia cinematografica “Matrix” dei fratelli Wachowski e sulla saga lucasiana “Star Wars”. Qui si porta alle estreme conseguenze l’insegnamento di Feuerbach, giacché i fedeli credono in opere dichiaratamente fittizie (in veri e propri blockbuster, in realtà) che  assumono uno status sacrale perché la loro complessità narrativa ne fa delle “strutture di plausibilità” tenute in piedi da Internet , “esso stesso la struttura di plausibilità per eccellenza”.

Ed è forse questa l’intuizione più affascinante del libro di Vecoli: perché oggi, più che di “religione su Internet” bisognerebbe parlare di “religione di Internet”. Il Web, con la sua ineffabile complessità, la sua onniscienza, la sua qualità di luogo fuori dallo spazio e dal tempo, è diventato la “nuova dimensione metafisica”, la Noosfera, il moderno giardino dell’Eden in cui gli utenti interconnessi di tutto il mondo potranno finalmente vivere in pace. La sua comparsa ha risvegliato aspettative che hanno tutti i tratti di una speranza messianica, seppure espressa in termini più tecnologici. E viene il dubbio che, se anche dio non si trovasse su Internet, Internet stesso potrebbe essere ciò che c’è di più simile a un dio.

Gian Maria Volpicelli

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Asti, muore a 20 anni travolta da una Porsche: spunta l’ipotesi della gara clandestina
Senza categoria / Trump vestito da Papa, la confusa risposta di Lollobrigida: “Anche i leader di Cina, India e Africa si vestono in modi che non condividiamo” | VIDEO
Senza categoria / Micaela Ramazzotti: “Quando ho conosciuto Claudio Pallitto stavo ancora con Paolo Virzì. La lite al ristorante? Epilogo di una separazione dolorosa”
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Asti, muore a 20 anni travolta da una Porsche: spunta l’ipotesi della gara clandestina
Senza categoria / Trump vestito da Papa, la confusa risposta di Lollobrigida: “Anche i leader di Cina, India e Africa si vestono in modi che non condividiamo” | VIDEO
Senza categoria / Micaela Ramazzotti: “Quando ho conosciuto Claudio Pallitto stavo ancora con Paolo Virzì. La lite al ristorante? Epilogo di una separazione dolorosa”
Senza categoria / A che ora finisce la terza serata del Festival di Sanremo 2025: l’orario su Rai 1
Senza categoria / Independence Day – Rigenerazione: tutto quello che c’è da sapere sul film
Senza categoria / Sanremo 2025 streaming e diretta tv: dove vedere la seconda serata del Festival
Senza categoria / Lettera a TPI – Nelle scuole bisogna far applicare l’obbligo del PEI e del PDP
Senza categoria / Le trappole di Giorgia: ecco le principali insidie del 2025 per il Governo
Senza categoria / Ilary Blasi: “La lite con Silvia Toffanin e Pier Silvio Berlusconi? Ecco la verità”
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"