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Home » Politica

Michele Santoro al TPI Fest 2023: “La guerra non si fa per motivi morali o nobili ma con un unico fine, annientare un nemico”

Immagine di copertina

“La guerra non si fa per motivi morali o nobili ma con un unico fine, annientare un nemico”: lo ha dichiarato il giornalista Michele Santoro nel corso della seconda serata del TPI Fest 2023, la festa di The Post Internazionale che, per il secondo anno consecutivo, si tiene a Bologna, presso la Tettoia Nervi, in piazza Lucio Dalla.

S&D

Sul palco del TPI Fest 2023, il reporter ha proposto un monologo sulla guerra in Ucraina, ma anche sui mezzi di comunicazione.

“Quando di recente un missile ha fatto una strage in un mercato in Ucraina – ha esordito Michele Santoro – noi abbiamo potuto vedere ripetute immagini del dolore dei familiari delle persone ammazzate, alcuni dei quali giovanissimi. La cosa che è diventata inquietante dopo questo rullo sul dolore, è stata che dopo parecchi giorni abbiamo appreso dal New York Times che quel missile era ucraino ed era finito per sbaglio in quel mercato”.

“Dal mio punto di vista non vuol dire niente perché le armi uccidono sia che siano ucraine sia che siano russe. Le vittime di questa guerra sono più di 500mila, ma il punto è che poi quando c’è questa correzione della notizia i telegiornali la danno di passaggio. In una guerra la cosa più importante che c’è è sottrarre umanità al nemico, il nemico non può avere ragioni, motivazioni, non può avere nemmeno un barlume di coscienza, deve essere solo un mostro”.

“Putin deve essere un mostro, perché deve passare un principio fondamentale della guerra, ovvero la distruzione totale del nemico. Questo è un modo per poter comunicare la fake news più forte della guerra, ovvero che le guerre si fanno per motivi morali e nobili. La guerra non ha morale ma soltanto un fine: quello di annientare un nemico”.

Michele Santoro, poi, fa un parallelismo con la pandemia di Covid: “Durante la pandemia abbiamo acquisito una brutta abitudine. Ovvero quando si identifica un nemico, e all’epoca il nemico era il virus, allora a quel punto non c’è più bisogno di distinguere tra le varie funzioni della democrazia. I giornalisti devono fare i giornalisti, i politici i politici, gli scienziati gli scienziati. Durante la pandemia queste tre categorie si sono messe insieme in nome dell’unica verità”.

“Noi possiamo ricavare una lezione da quello che è successo, la domanda è: da questa guerra contro il virus come siamo usciti da un punto di vista per esempio della sanità? Più forti? Io non credo. Quindi il virus non ha provocato un miglioramento sulla sanità in Italia ma, anzi, l’ha peggiorata”.

Tornando sulla guerra, Michele Santoro continua: “L’Ucraina è un paese che se avesse combattuto contro i russi non c’era partita, visto che i russi erano molto più potenti. Abbiamo speso 150 miliardi di dollari in armi per l’Ucraina, ma io ho fatto le mie indagini e sono almeno 250 miliardi di dollari. Il risultato è: 1000 fabbriche rase al suolo, 170mila alloggi rasi al suolo, pale eoliche, centrali elettriche, tutto raso al suolo. Bombe a grappolo che rimaranno lì non si sa per quanto tempo. Un terzo dei territori agricoli non più coltivabile, uranio impoverito: quanto ci vorrà per ricostruire questo paese?

“È stato calcolato: 500 miliardi di dollari ma dai miei calcoli ce ne vorranno 1000. Con questi soldi noi non potevamo fare la pace non solo in Ucraina ma pure in Africa? Siamo usciti dalla pandemia con il mondo molto più indebitato di prima. Il debito del mondo è 3 volte e mezzo il pil, abbiamo fatto questi debiti perché dovevamo sostenere la produzione e l’economia, peccato che la produzione a livello mondiale è scesa del 4%. Questo vuol dire che 700 milioni di persone hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita”.

Qui tutti gli articoli sul TPI Fest 2023 a Bologna
TPI FEST 2023

Torna la festa di The Post Internazionale, che per il secondo anno consecutivo si terrà a Bologna. Il TPI Fest si svolgerà da venerdì 22 a domenica 24 settembre 2023 alla “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.

Tre serate in cui verranno discussi i principali argomenti dell’attualità politica e sociale per un importante momento di confronto sulle idee.

Ospiti alcuni fra i più noti nomi della politica e del giornalismo italiano: da Giuseppe Conte a Elly Schlein, passando per Pier Luigi Bersani, Nicola Fratoianni, Roberto Fico, Galeazzo Bignami, Matteo Lepore, Jeremy Rifkin e tanti altri ancora.

Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna e sarà libera e ad ingresso gratuito.

Gli eventi del TPI Fest sono in programma il 22, 23 e 24 settembre 2023, ogni sera a partire dalle 19 fino alle 23,30 circa.

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