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Home » Politica

ESCLUSIVO TPI – La lettera segreta di Tajani ai candidati di Forza Italia: “Alle europee dovete far prendere voti a Berlusconi”

Immagine di copertina
La lettera di Tajani ai candidati di Forza Italia alle europee

Allarme preferenze per Silvio Berlusconi: potrebbe riassumersi così la mail inviata dal coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, ai coordinatori regionali di partito, e ai candidati alle Elezioni Europee.

Una mail interna che suona come un grido di dolore da parte del coordinatore e Presidente del Parlamento Europeo. Da tempo, tra gli uffici e i salotti di Forza Italia, si ripete come un mantra “sarà difficile per Berlusconi”.

È vero: migliaia di militanti sono ormai delusi da un certo immobilismo del partito, poco ricambio generazionale nelle elezioni amministrative, candidati “paracadutati” alle elezioni politiche e una forte subordinazione alla Lega, che governa con FI in numerose realtà locali.

Ed è così che inizia la lettera di Antonio Tajani: “È dovere politico e morale (…) fare tutto il possibile perché alla disponibilità del Presidente corrisponda un adeguato successo in termini di preferenze”.

Non solo, le elezioni Europee vengono trasformate, nelle parole di Antonio Tajani, in una totale identificazione della campagna per Silvio Berlusconi. “La campagna elettorale di Forza Italia deve identificarsi con la campagna per le preferenze al Presidente Berlusconi”.

Insomma, poco importa dei candidati, che nemmeno vengono riportati sulla lettera. Qui l’unico interesse del partito è far ottenere preferenze a Silvio Berlusconi.

La lettera prosegue con precise indicazioni su come far ottenere più preferenze possibili a Berlusconi: viene espressamente chiesto ai candidati di inserire, nei materiali pubblicitari, prima il nome di Silvio Berlusconi e poi il loro, e quindi, per non invalidare il voto, anche quello di una donna (a loro scelta), per rispettare la corrente legge elettorale che richiede alternanza di sesso dei candidati, tra le preferenze espresse.

I candidati alle Elezioni Europee non hanno preso bene la missiva: fare campagna per se stessi, chiedendo di apporre una preferenza, è però più semplice rispetto a chiedere agli elettori di apporre ben tre cognomi sulla scheda.

Un approccio che, alla fine della lettera, permette di comprendere tutta la preoccupazione del partito, con le ultime parole che caricano di responsabilità i coordinatori regionali e provinciali: “Sui suoi risultati si misurerà il destino politico di ciascuno di voi e quello di Forza Italia (…)”.

Una strategia che, però, è destinata a creare ulteriori malcontenti all’interno del partito, poiché avrà la naturale conseguenza di ridurre l’indipendenza e la capacità politica dei singoli candidati, oltre che complicare ulteriormente una campagna elettorale già molto complessa.

QUI IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA

 

tajani lettera berlusconi

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