Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

PD contro Conte sugli Stati Generali: “Fa tutto da solo”. E spunta l’asse tra il premier e Casalino

Immagine di copertina
Giuseppe Conte con Rocco Casalino. Credit: Ansa

Si è acceso uno scontro nel governo sul tema degli Stati Generali, la due giorni che il premier Conte ha cercato di organizzare per mettere a punto le strategie economiche per la ripartenza del paese. Più nello specifico, il premier intendeva stabilire, in un “conclave” a porte chiuse con gli alleati di governo, quali fossero le modalità più adeguate per spendere i soldi in arrivo dall’Unione Europea. L’iniziativa però non è piaciuta a diversi esponenti del Partito Democratico. Non tanto per il merito, quanto piuttosto per il metodo. Il premier infatti, questa l’accusa dem, avrebbe fatto tutto da solo. Un protagonismo che non è andato giù a Franceschini e soprattutto a Gualtieri, il ministo più direttamente coinvolto nelle scelte su come spendere le risorse in arrivo da Bruxelles.

Come scritto da Repubblica in un retroscena, dietro la mossa di Conte si celerebbe una strategia messa a punto con Rocco Casalino. E sarebbe proprio l’asse Casalino-Conte ad essere sgradita non solo al Partito Democratico, ma anche ad alcune componenti del Movimento Cinque Stelle. Davide Casaleggio starebbe studiando una nuova strategia, spalleggiato da Alessandro Di Battista. Si tratta proprio dell’asse che da sempre è più ostile all’alleanza col PD, e che guarda con una malcelata nostalgia ai tempi del governo con la Lega di Matteo Salvini.

Al momento una crisi politica nell’esecutivo M5s-PD sembra lontana, ma i malumori per il protagonismo del premier comunque serpeggiano. Conte si fa forte anche dei sondaggi, che danno una sua ipotetica lista già al 14 per cento. Una leadership sempre più incisiva, quella del premier, a cui fa da contraltare uno Zingaretti che non tutti nel Pd ritengono adatto a guidare la nuova fase. In settimana ci sarà la direzione dei dem. Si capirà se questa crepa col premier verrà subito ricomposta, ma soprattutto qual è la direzione che il principale partito di centrosinistra vuole prendere, per se stesso e per il paese.

Ti potrebbe interessare
Politica / L’avvertimento di Loretta Napoleoni a TPI: “Benvenuti nell’era del tecnocapitalismo”
Politica / Carraro e gli altri: la folle corsa alla presidenza del Coni
Opinioni / I referendum hanno perso da tempo la loro funzione: è ora di ripensarli
Ti potrebbe interessare
Politica / L’avvertimento di Loretta Napoleoni a TPI: “Benvenuti nell’era del tecnocapitalismo”
Politica / Carraro e gli altri: la folle corsa alla presidenza del Coni
Opinioni / I referendum hanno perso da tempo la loro funzione: è ora di ripensarli
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Opinioni / All’Italia serve una strategia per abbassare le bollette (di A. Corrado)
Politica / “Proteggere il futuro”: un estratto del nuovo libro di Luca Del Fabbro
Politica / “Proteggere il futuro”, il nuovo libro di Luca Del Fabbro: una guida per governare il cambiamento
Opinioni / Referendum: ecco perché ha vinto il progetto di Silvio Berlusconi (di R. Parodi)
Politica / Referendum 2025, quorum non raggiunto: affluenza sotto il 30%. Fazzolari: "Governo ne esce più rafforzato". Tajani: "Cambiare legge"
Politica / L'omaggio al film di Paola Cortellesi nello spot a favore del Sì al referendum sulla cittadinanza