Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Non solo la t-shirt di Putin: dalla citofonata ai selfie “trollati”, tutte le gaffe di Matteo Salvini

Immagine di copertina

Quella andata in scena ieri nella cittadina polacca di Przemyls, dove il sindaco ha sventolato in faccia a Matteo Salvini la maglietta con il volto di Putin che il leader leghista aveva sfoggiato diverse volte in passato, è solo l’ultima di una serie di gaffe che l’ex vicepremier ha collezionato nel corso degli anni, da quando cioè è diventato segretario della Lega a dicembre del 2013.

S&D

Pagliacciate o uscite fuori luogo che, a furia di ripetersi, non hanno contribuito alla buona reputazione di Salvini e spesso gli sono tornate indietro con umiliazioni simili a quella subita ieri in Polonia. La sua fama di buffone gli è valso anche l’ingresso nel vocabolario Treccani, dove il termine “salvinata” corrisponde al significato di “trovata”. “L’uscita tipica del politico Matteo Salvini“, si legge sul dizionario.

Una delle più eclatanti risale a gennaio del 2020, quando Salvini, reduce dall’estate in cui aveva invocato “pieni poteri” al Papeete e dal conseguente crollo del governo di cui era ministro, in piena campagna elettorale per le Elezioni Regionali in Emilia Romagna si recò al citofono di una famiglia del quartiere Pilastro di Bologna per chiedere all’inquilino: “Scusi ma lei spaccia?”. La querela per diffamazione è stata archiviata, ma la scena sconcertante è rimasta impressa nella memoria di tutti, e spesso i suoi detrattori gli hanno rivolto la stessa domanda per contestarlo durante manifestazioni e altri eventi pubblici. Per non parlare dei meme circolati quando il suo ex social media manager, Luca Morisi, fu indagato per spaccio di droga (la procura di Verona ha poi chiesto l’archiviazione del caso).

Anche in pandemia Salvini ha accumulato una serie di gaffe. Resta memorabile lo scambio di battute andato in onda nel corso del programma “Di Martedì”, quando il conduttore Giovanni Floris gli chiese perché continuasse a scattarsi selfie senza mascherina circondato da fan assembrati in tempi di Covid (era giugno del 2020). Il segretario del Carroccio replicò: “Ma posso togliermi la mascherina per fare una foto con una signora?”. “Eh, no. Se non sta a un metro e mezzo, no”, rispose Floris. Nonostante rientrassero tra le sue specialità, i selfie non hanno sempre portato fortuna a Salvini: una volta a Catania il leader leghista fu “trollato” da una coppia di ragazze che, mentre lui scattava la fotografia, si baciarono “in diretta” a favor di camera.

Andando più indietro nel tempo, a dicembre del 2014, l’eurodeputato belga Marc Tarabella lo sgridò nell’emiciclo del Parlamento Europeo ricordandogli che in un anno e mezzo di legislatura non si era mai presentato alle sedute. “Sei un fannullone!”, gli disse. Stesso rimprovero gli fu rivolto dalla ex parlamentare Elly Schlein in un altro evento di campagna elettorale in Emilia Romagna: l’attuale vice-governatrice gli chiese, in diretta Facebook, perché la Lega non si fosse mai presentata alle 22 riunioni di negoziato sulla riforma del trattato di Dublino per la gestione europea dei flussi migratori. Il giorno dopo Salvini andò a citofonare alla famiglia del Pilastro.

Fu in sede di Parlamento Europeo, a Strasburgo, poi, che il segretario della Lega sfoggiò la famosa maglia di Putin mentre si faceva fotografare tra i banchi dell’aula. Ma nonostante la sua ammirazione per il presidente russo, nel 2016 fu cacciato dalla Piazza Rossa di Mosca. Durante la campagna elettorale per il referendum costituzionale di Renzi, nel mese di novembre, Salvini volò in Russia per manifestare contro la riforma costituzionale e denunciare la svolta autoritaria dell’ex premier.

Un saluto da Mosca, amici! L’aria è buona ma tutto può succedere”, annunciò sui social, postando una foto con il Cremlino alle spalle in cui mostrava uno striscione per il “No”. E qualcosa successe davvero: il flash mob fu interrotto dalla polizia, perché in Russia è vietato manifestare senza autorizzazione. Oggi il leader del Carroccio compie 49 anni, e le battute sui 49 milioni che la Lega deve restituire allo Stato sono dietro l’angolo. Speriamo eviti umiliazioni.

Ti potrebbe interessare
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Ti potrebbe interessare
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”
Politica / Europee, nel simbolo Pd non c'è il nome di Elly Schlein e in quello del M5S compare l'hashtag #pace
Politica / Europee, Conte: "Candidatura di Schlein? Condivido le parole di Prodi, è una ferita per la democrazia"
Politica / Elezioni Europee, Conte deposita il simbolo del M5S: alle sue spalle spunta Calderoli | VIDEO
Politica / Compagni nella vita, avversari in politica: il curioso caso di Marco Zanleone e Paola Pescarolo
Politica / Meloni attacca Scurati, la replica dello scrittore: "Chi esprime un pensiero deve pagare un prezzo?"
Politica / Elezioni europee, ecco tutti i simboli depositati per le elezioni