Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Pd, il sospetto del Nazareno: la sconfitta a Roma apre la strada al ritorno di Matteo Renzi

Immagine di copertina

Nel Partito Democratico tengono costantemente “monitorato” Matteo Renzi e stamattina dopo aver letto l’intervista a Stefano Bonaccini lo faranno ancora di più: il motivo è presto detto: “C’è chi spera che ad ottobre la segreteria guidata da Enrico Letta vada a sbattere per prendersi il partito e far rientrare Matteo Renzi“.

Tradotto significa che se il Nazareno non conquisterà almeno Roma tra le grandi città in lizza alle prossime comunali Base Riformista partirà all’attacco con la richiesta di Congresso per piazzare Bonaccini al posto di Letta e far rientrare nel Pd  Renzi, sempre più “non pervenuto” con il suo partitino.

Ecco perché in molti hanno sgranato gli occhi leggendo l’intervista del governatore emiliano soprattutto quando prende le distanze dai 5 Stelle, ribaltando la linea fin qui tenuta dal Nazareno ma anche entrando a gamba tesa nel dibattito interno del Movimento.

“Se il Movimento, o quel che sarà dopo quel che sta accadendo, confermerà una impostazione europeista, riformista e progressista, allora sarà giusto considerarlo un naturale alleato del Pd. Ma a differenza di qualcuno che vede una alleanza come già decisa a tavolino, come una fusione a freddo, penso che quel ‘se’ sia molto importante per costruire una coalizione larga e senza pregiudizi”.

Senza contare che nemmeno il prosieguo dell’intervista ha “entusiasmato” i vertici dem: a molti è sembrata una bocciatura dell’attuale segreteria e un’auto-candidatura per il futuro. Nel Pd, sostiene Bonaccini, “dobbiamo ritrovare una identità ben definita, con un profilo che tenga insieme i diritti civili ma anche e soprattutto quelli sociali, che sono fondamentali per avere un elettorato largo e magari convincere qualcuno che non ti ha mai votato”.

“Vorrei che parlassimo più di temi strategici come lavoro, conoscenza, sanità e ambiente, invece che di alleanze, per le quali c’è sempre tempo”, ha rimarcato il governatore emiliano. “Sono convinto che una volta finita l’epoca delle ideologie, affrontare i problemi reali sia l’unico compito della politica”.

Ma non è soltanto questo, i “sospetti” dem investono da tempo anche le elezioni capitoline. Il Pd romano non fa mistero di ritenere che “Calenda ha fatto accordi con Matteo Renzi, suo grande sponsor, e con Virginia Raggi per spaccare il centrosinistra”.

Beghe locali che però un domani potrebbero tornare utili allo schema dell’allargamento al “centro” del partito nazionale. Di sicuro, poi, il sondaggio de Il Sole 24 Ore sugli amministratori locali mette altra benzina nel motore delle ambizioni del governatore dell’Emilia Romagna: Stefano Bonaccini con una crescita del 6 per cento ha raggiunto quota 60 per cento e scalzato dal secondo posto della classifica il leghista Massimiliano Fedriga.

Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra