Il ministro Valditara ritira la querela allo scrittore Lagioia: “C’è una linea che non va mai superata”
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ritira la querela nei confronti dello scrittore Nicola Lagioia. Lo fa sapere lo stesso ministro in una intervista al quotidiano Il Tempo.
Valditara aveva querelato lo scrittore Premio Strega 2015 – con richiesta di risarcimento da 20mila euro – per il commento di quest’ultimo a un post pubblicato sul social X dal ministro lo scorso marzo.
Il post di Valditara conteneva un evidente errore di grammatica ed era scritto in una forma che a molti era apparsa poco chiara. Nei giorni seguenti Lagioia aveva commentato il testo in tv, ospite del programma Che Sarà, condotto da Serena Bortone. “Molti dimostrerebbero probabilmente di padroneggiare l’italiano più del ministro Valditara”, aveva affermato lo scrittore. “Se ci fosse un test di lingua italiana come accesso alla cittadinanza, probabilmente Valditara lo fallirebbe”, aveva aggiunto.
Il ministro ha ritenuto che le parole dello scrittore costituissero un insulto ai suoi danni, anziché una critica, e perciò lo scorso ottobre lo ha querelato.
Ricevuta la querela del ministro, Lagioia inizialmente aveva parlato di “intento intimidatorio”. Nei giorni scorsi, tuttavia, lo scrittore ha rilasciato delle dichiarazioni conciliatorie. “Mi dispiace se si è sentito insultato, la mia era ed è una critica alla forma del tweet. La mia era, e rimane, una critica alla forma del suo tweet, che però – specie se l’oggetto è la lingua italiana come accesso alla cittadinanza – ricade nella sostanza. Accolga questo mio sincero chiarimento ritirando l’azione legale”, ha detto.
Una mano tesa che Valditara ha deciso di cogliere. “Ho deciso di accogliere le scuse di Lagioia”, spiega il ministro a Il Tempo. “Mi ha fatto piacere il suo messaggio. Anche perché riconosce implicitamente che l’offesa personale, l’insulto, la denigrazione devono essere banditi dalla polemica politica”.
“Questa è una battaglia che sto conducendo da mesi e nella quale credo profondamente: va benissimo dividersi sulle idee, sulle proposte, avanzare critiche dure, ma c’è una precisa linea che non può mai essere oltrepassata”, aggiunge Valditara. “Ed è la linea del rispetto per la persona. Confrontiamoci sui problemi reali, senza mai denigrare l’avversario. È una battaglia che deve partire dalle scuole, per renderla credibile dobbiamo anche noi dare l’esempio”.