Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:48
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

“Mettiamo un limite agli studenti stranieri nelle scuole italiane”. Ma il post del ministro Valditara è sgrammaticato

Immagine di copertina
Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione. Credit: AGF

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che, per favorire l’integrazione degli studenti stranieri nelle scuole del nostro Paese, in ciascuna classe la maggioranza degli alunni dovrebbe essere di nazionalità italiana. La proposta sta facendo discutere, ma non solo perché alcuni la ritengono discriminatoria: nel messaggio social in cui spiega la sua posizione, infatti, il ministro è inciampato in almeno un evidente errore di grammatica e ha utilizzato una forma che a molti è apparsa poco chiara.

S&D

“Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione – ha scritto Valditara su X – ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.

Nel lungo post spicca in particolare l’errore nella consecutio temporum del verbo “insegnare”: il ministro della Lega scrive “insegni” anziché “insegneranno”.

“Ministro, adesso lo riscriva in italiano. Così, forse, riusciamo a capire esattamente cosa ha detto”, commenta l’account dei deputati Pd. E anche i senatori dem osservano: “Ministro Valditara prima di preoccuparsi degli stranieri impari a scrivere in italiano. Così capiamo cosa dice”. In calce al post, sono molti anche i commenti degli utenti privati che segnalano l’italiano sgrammaticato del ministro dell’Istruzione.

In seguito Valditara è intervenuto con un post nel quale ha spiegato così i motivi del messaggio sgrammaticato: “Quando si detta un tweet al telefono – ha spiegato il ministro – non si compie un’operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. Chiarito questo – ha aggiunto – faccio notare ai tanti critici dall’indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all’errore, che così facendo ignorano la questione da me posta, evidentemente perché non hanno risposte”.

“Dalla soluzione del problema della vera integrazione degli stranieri – osserva il leghista – dipende il futuro della nostra comunità nazionale. La scuola italiana che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. Non c’è futuro per una comunità che non abbia identità. Il punto vero è questo”.

Ma la presa di posizione di Valditara allarma l’opposizione, in particolare il Pd, soprattutto nel merito: il ministro dell’Istruzione “corre dietro i deliri di Salvini”, attacca la segretaria dem Elly Schlein.

La proposta sulle classi a maggioranza italiana segue infatti a ruota l’idea lanciata un paio di giorni dal leader della Lega: “Se hai tanti bambini che parlano lingue diverse e non l’italiano, è un caos”, aveva detto Salvini ospite in tv del programma Porta a Porta. “Bisogna controllare la presenza degli studenti. Un 20 per cento di stranieri in una classe è stimolante, ma quando gli italiani sono loro un quinto, come fa una maestra a spiegare?”.

“La scuola italiana – replica la capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi – ha dimostrato di saper fare integrazione senza questa propaganda da quattro soldi. Varrebbe la pena conoscere meglio quanto già avviene in tante realtà scolastiche con forte immigrazione che si possono trovare in giro per l’Italia. È necessario provare a mettere in campo strategie e azioni specifiche di accompagnamento e mediazione per gli studenti stranieri. Lasciamo all’autonomia della comunità scolastica, e non alle uscite estemporanee del ministro dei Trasporti, le scelte migliori per favorire l’integrazione scolastica”.

LEGGI ANCHE: Scuola, percorsi differenziati per gli alunni stranieri: il piano di Valditara scatena le polemiche

Ti potrebbe interessare
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Ti potrebbe interessare
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”
Politica / Europee, nel simbolo Pd non c'è il nome di Elly Schlein e in quello del M5S compare l'hashtag #pace
Politica / Europee, Conte: "Candidatura di Schlein? Condivido le parole di Prodi, è una ferita per la democrazia"
Politica / Elezioni Europee, Conte deposita il simbolo del M5S: alle sue spalle spunta Calderoli | VIDEO
Politica / Compagni nella vita, avversari in politica: il curioso caso di Marco Zanleone e Paola Pescarolo
Politica / Meloni attacca Scurati, la replica dello scrittore: "Chi esprime un pensiero deve pagare un prezzo?"
Politica / Elezioni europee, ecco tutti i simboli depositati per le elezioni