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Legnano, azzerata la Giunta dopo l’arresto del sindaco

Immagine di copertina
Credit: ANSA/ FLAVIO LO SCALZO

Legnano Giunta azzerata – La Giunta comunale di Legano è stata azzerata dopo l’arresto del sindaco Gianbattista Fratus (qui il suo profilo), avvenuto il 16 maggio 2019 nell’ambito dell’operazione “Piazza Pulita”.

Le accuse vanno dalla turbata libertà degli incanti, alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente alla corruzione elettorale.

Tangenti: arrestato sindaco leghista di Legnano. Salvini: “Ho fiducia nei miei uomini”. Di Maio attacca

Tra gli arrestati compre anche il nome del vicesindaco e dell’assessore al Bilancio Maurizio Cozzi in quota Forza Italia e l’assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarin.

La caduta della Giunta non arriva del tutto inaspettata: la sua tenuta infatti era poco stabile da marzo, da quando il Comune è stato a un passo dal commissariamento a causa delle dimissioni di un alto numero consiglieri.

A lasciare il proprio ruolo sono stati anche 3 esponenti della maggioranza di centrodestra.

Il periodo di instabilità era iniziato dopo che le minoranze avevano presentato una mozione di sfiducia contro il neo assessore alle Opere pubbliche Lazzarini a causa di una pendenza giudiziaria che riguardava Lazzarini in qualità di ex presidente della municipalizzata Amga, la municipalizzata che si occupa anche di rifiuti, pulizia strade e infrastrutture.

Sulla questione si attende ancora la decisione in sede civile della magistratura, mente in sede penale risulta già prescritta.

Nonostante le dimissioni e la sfiducia, il sindaco aveva rifiutato di rassegnare le dimissioni, ma con il suo arresto la Giunta ha smesso di esistere.

L’indagine – Al centro delle indagini che hanno portato all’arresto di Gianbattista Fratus e di altri esponenti politici di Legnano ci sono tre posizioni dirigenziali pubbliche assegnate dagli indagati a soggetti a loro graditi.

A Fratus e Lazzarini sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre Maurizio Cozzi è stato condotto in carcere. Interpellato sull’argomento, il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato: “Ho fiducia nei miei uomini e nei magistrati”.

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